Costruire il fornello

Se avete letto l’introduzione e vi siete convinti a procedere, eccovi i dettagli della costruzione: come vedrete, fare il fornello ad alcool richiederà poche decine di minuti, ed è alla portata di tutti

Materiale necessario

Materiale per costruire il fornello ad alcool

  • 2 lattine di alluminio vuote da bibita/birra (o solo una, se ancora chiusa: vedi “Domande frequenti”)
  • un batuffolo di cotone idrofilo

…tutto qua.

Attrezzatura

L’attrezzatura necessaria non è molto più complessa:

  • Forbice con lama affilata
  • Pinza (non essenziale, ma vi servirà comunque per fare il supporto per la pentola…)
  • Pennarello indelebile
  • Puntina da disegno
  • Righello
  • Libro di certo spessore (fisico, non culturale 😉 ), meglio se con la copertina rigida (non presente in foto)

La costruzione

Partiamo col fare i fori degli ugelli: prendiamo una delle due lattine (che deve essere uguali ed avere un fondo senza ammaccature) e facciamo un anello di 16 fori sul fondo, a circa 7 mm dall’esterno (dove c’e’ la “piega”, che è più facile “puntare” la puntina): partite facendo ad occhio 4 fori (su-giù-destra-sinistra), poi tra ogni due fori ne aggiungete un altro (e così siamo ad otto fori), poi sempre a metà ancora un altro: arriviamo a 16 fori, vedrete che anche se fatti ad occhio otterrete un buon risultato.
Fate inoltre anche 4 fori (sempre su-giù-destra-sinistra) a circa 1 cm dal centro del fornello

Ora col pennarello tracciate un segno a 2 cm dal fondo della lattina coi fori (i 2 cm vanno misurati a partire dal tavolo, e non dall’inizio della parete laterale); aprite il libro a lato della lattina ed appoggiate il pennarello sul libro, trovate la pagina giusta in modo che la punta del pennarello sia proprio all’altezza del segno; potete ora ruotare la lattina mantenendo il pennarello appoggiato in modo da tracciare un bell’anello tutto attorno alla lattina

Fate altrettanto sull’altra lattina, ma a 3 cm dal fondo:

Per intendersi, quando dico 3 cm dal tavolo intendo misurati così:  (grazie Gheroppa per l’immagine!)

taglio-30mm-lattina-by-gheroppa

Partiamo coi tagli: prendete una delle due lattine, e circa 1 cm sopra alla riga appena tracciata bucatela (se la vostra forbice non è appuntita aiutatevi con un taglierino o con un coltellino da campeggio) e fate un primo taglio grezzo per dividere in due la lattina

(non gettate la parte superiore delle lattine: vi servirà per costruire il supporto pentola ed il riduttore di fiamma)

Fatto questo procedete col secondo taglio, esattamente sulla linea nera: questa volta il taglio deve essere pulito e senza sbavature; fatelo tenendo la forbice più o meno ferma e girando la lattina in senso orario rispetto alla lama; vi consiglio di tenerla come la tengo io nella foto

Fate altrettanto con la seconda lattina: otterrete due belle “coppe”; se su quella più alta notate qualche piccola sbavatura lungo il bordo eliminatela con la forbice rimuovendo qualche decimo di mm dal bordo (altrimenti in futuro maneggiando il fornellino potreste tagliarvi)

Lungo tutto il bordo della coppa coi fori, aiutandovi con la pinza, fate circa una dozzina di pieghette verso l’interno (ci aiuteranno per infilarla nell’altra), “mordendo” circa un cm del bordo e inclinandolo verso l’interno di 45°

Posizionate ora il batuffolo di cotone all’interno della coppa coi fori; il batuffolo dovrà riempire la coppa in maniera omogenea, leggermente compresso (ma senza eccedere, altrimenti alcuni ugelli potrebbero essere parzialmente ostruiti dal cotone e la fiamma risultante sarebbe disomogenea).

Inserite adesso, con un po’ di pazienza, il bordo della coppa con le “pieghette” (che avrà così un diametro leggermente inferiore dell’altro) all’interno dell’altra coppa per i primi 5-10mm.

Fatto questo, posizionate il fornellino con gli ugelli verso il tavolo, appoggiate il libro sul lato superiore (vi consentirà di applicare pressione in maniera molto più uniforme) e premete col palmo della mano sul libro in maniera molto graduale ma “decisa” verso il basso, finché la coppa piccola è entrata completamente in quella grande.

Questa è la fase più delicata, fate attenzione che le lattine si infilino una dentro l’altra dritte, ed attenti inoltre che le pieghette della lattina interna non creino qualche pericoloso “spigolo” che può far saltare il bordo della lattina esterna durante l’inserimento.

Se è andato tutto bene, il vostro fornellino è pronto, ed è possibile provare la prima accensione!

Fornello ad alcool finito

(una nota sulle foto: sono relative ad un fornello un pò più alto, 3,5 cm contro i 3 cm di quello che propongo attualmente e che ho verificato produrre una migliore fiamma, quindi non preoccupatevi se il vostro vi sembra più piccolo di quello delle foto)

La prima accensione

Prima di provare la prima accensione, seguite le seguenti precauzioni:

  • mettetevi in una zona che non abbia nulla di infiammabile nelle vicinanze (meglio se all’esterno, in un luogo ben riparato dal vento)
  • tenetevi acqua e un panno bagnato a portata di mano, che non si sa mai…
  • l’ambiente deve essere poco illuminato (se siete all’esterno, provatelo di sera) perché la fiamma dell’alcool alla luce del sole è completamente invisibile (quando avrete imparato a conoscere bene il vostro fornellino potrete utilizzarlo anche al sole, ma serve sempre molta prudenza quando si avvicina la mano per capire se la fiamma è accesa o spenta)
  • l’ambiente deve essere sufficientemente ventilato per evitare potenziali accumuli di monossido di carbonio
  • utilizzate solo alcool etilico denaturato a 90° (quello “rosa” che si acquista nei supermercati nel reparto dei prodotti per pulizia; attenti che non abbia gradazione inferiore, il fornello funzionerebbe male) o alcool “buongusto” a 95° (che però costa una follia); non sognatevi di utilizzare combustibili diversi dall’alcool: ad esempio con benzina, gasolio o liquido dello Zippo rischiate pericolosissime esplosioni, con altri prodotti potreste rischiare intossicazioni
  • non aggiungete mai alcool ad un fornello acceso
  • non aggiungete alcool ad un fornello appena spento, finché non ha una temperatura abbastanza bassa da poterlo tenere in mano senza scottarsi (potrebbe essere rimasta qualche fiammella minuscola, che sarebbe visibile solo al buio, oppure se ancora rovente quando aggiungete alcool potrebbero formarsi troppi vapori, pericolosi in fase di accensione): si raffredda comunque molto velocemente

Versate 20-25ml di alcool nella conca al centro del fornello: mentre lo versate inizierà a sbordare e ad andare nell’anello esterno…DEVE fare così, nell’anello esterno vi sono 16 fori che sono molto più veloci ad assorbire l’alcool dei 4 fori centrali, inoltre all’esterno dei 16 fori DEVE fermarsi un po’ di alcool che servirà per l’avvio del fornellino; se il fornello sembra non assorbire l’alcool, fatelo dondolare leggermente con la mano.

Prima di accenderlo, assicuratevi di non avere le mani bagnate di alcool, che non vi siano gocce di alcool vicino alla base del fornello (che se prendono fuoco farebbero surriscaldare il fornello facendogli fare una fiamma eccessiva), e di tenere ben distante la bottiglia di alcool.

Accendetelo con un accendino o un fiammifero (allontanando immediatamente la mano) prima che l’alcool nella parte superiore del fornellino si asciughi: vedrete inizialmente una fiamma “informe” che dura circa un minuto, dopodiché “sbocceranno” le fiammelle dai 16 ugelli (momento magico!), rendendola simile alla fiamma di un fornello a gas.

Se, terminata la fiamma iniziale, il fornello si spegne (può succedere se fa freddo) aspettate che il fornello si raffreddi un pò, aggiungete un cucchiaio di alcool sull’anello esterno e riprovate ad accendere.

Con questo fornellino (caricato con 20-25 ml di alcool, il carico “tipico”) dovreste riuscire a bollire mezzo litro d’acqua in 6-7 minuti, dopodiché la fiamma si affievolisce pian piano fino a spegnersi dopo pochi minuti.

A pieno carico (circa 50ml) dovreste riuscire a bollire 1 litro d’acqua in 11 minuti o 1,5 litri in 16 minuti, ed avere complessivamente a disposizione più di 20 minuti di fiamma, più che sufficienti per prepararsi dei piatti appetitosi, garantito! 😉

Il fornello può essere spento in caso di necessità soffocandolo appoggiandovi sopra qualcosa di piatto (ad esempio il fondo della pentola), anche se di solito conviene semplicemente aspettare che finisca l’alcool e che si spenga da solo; non provate a soffiarci sopra, ravviverete la fiamma invece di spegnerla!

Per evitare sprechi di alcool o che la fiamma vi si spenga prima del termine della cottura dovete mettere in anticipo la giusta quantità di alcool, in proporzione all’acqua che dovete far bollire (ricordate: 20 ml di alcool di solito bastano per far bollire mezzo litro d’acqua). Le prime volte meglio abbondare un pò, poi vi assicuro che vi ci fate l’occhio e vedrete che di combustibile ne sprecherete ben poco…

Per un uso “reale”, avete adesso bisogno di costruire il supporto per la pentola e il paravento (per poterlo utilizzare all’aperto); può inoltre esservi utile costruire il riduttore di fiamma per poter utilizzare il fornellino a potenze inferiori della massima

Se sei riuscito a costruire questo fornellino (o c’hai almeno provato…), lascia un tuo “Commento” nell’apposita sezione a fine pagina, è l’unica ricompensa che chiedo! 😉

Un utile accessorio

DSC02506 Piattino

Se utilizzate il fornello in inverno a temperature prossime o inferiori allo zero, o se avete un fornelletto un po’ “sfortunato” che con la fiamma “da sopra” non ne vuole sapere di partire (ogni tanto qualcuno capita…), per avviare il fornello può essere necessaria l’accensione “da sotto”: mettete il fornello (carico) su un “piattino” di metallo (ad es. un coperchio di un vasetto di sottaceti, o anche un semplice pezzo di carta alluminio piegato in 4), buttate alcune gocce d’alccol sul “piattino” attorno alla base del fornello (poche gocce, non cucchiai, mi raccomando!), e accendete le gocce d’alcool alla base del fornello: questo tipo di accensione è molto più rapido ed efficace dell’accensione “dall’alto”.

Il piattino inoltre, anche se si utilizza la classica accensione “da sopra”, aiuta ad isolare il fornello dal suolo quando viene appoggiato su superfici gelide o bagnate. E quando volete utilizzare il fornello su suiperfici combustibili (ad esempio tavoli o panche da pic-nic), evita di lasciare tracce del vostro passaggio (quando utilizzato sul legno, il fornello senza piattino lascia infatti spiacevoli “anelli” bruni…).

Un accessorio quindi non indispensabile ma davvero molto utile.

Domande frequenti

E’ inverno ed il fornello non si avvia, cosa posso fare?

Se utilizzate il fornello in inverno a temperature prossime o inferiori allo zero, può essere necessaria l’accensione “da sotto” (vedi sopra la sezione “Un utile accessorio”)

Il fornello è troppo lento ad assorbire l’alcool, cosa posso fare?

Allarga leggermente i 4 fori centrali con un chiodino o un cacciavite piccolo per occhiali

Il fornello fa, anche dopo l’avviamento iniziale, una unica fiamma indistinta invece delle 16 fiammelline che mostri in foto, cosa può essere?

Potrebbero essere i fori troppo larghi (dovrebbero avere un diametro di 1mm, hai utilizzato per farli qualcosa di diametro superiore?), oppure i 16 ugelli sono troppo inclinati verso l’esterno e le relative fiamme “sbattono” contro il bordo esterno rialzato del fornello; in quest’ultimo caso puoi tentare di risolvere inserendo la puntina/chiodino in ciascun foro ed inclinandola/o verso il centro del fornello in modo che il foro punti più verso l’alto che verso l’esterno.
In alternativa, con la forbice, puoi abbassare il bordo esterno del fornello, ma così molto probabilmente poi il fornello potrà essere acceso solo con l’accensione “da sotto”.

Posso costruire il fornello con una sola lattina?

Si, se non l’hai ancora aperta! Non aprirla da sopra, ma bensì fa un taglio di lato (attenti al getto che butterà fuori!), svuotala in una caraffa, dividi la lattina a metà e ti troverai con due coppe: usa la parte superiore della lattina come coppa esterna (tagliatela sempre a 3cm di altezza), la parte inferiore come coppa interna (quella con gli ugelli… tagliatela però più corta: 1,5 cm invece di 2 cm); otterrai così un fornellino anche più solido e meglio isolato dal suolo rispetto a quello “classico”.

Posso costruire un fornello più alto?

Sì…però potrebbe non andare altrettanto bene: con alcuni fornelli alti 3,5 cm ho avuto difficoltà all’accensione, ed una fiamma meno potente.

Il cotone dentro al fornello non va cambiato periodicamente? Non è meglio utilizzare altri materiali per l’imbottitura?

Il cotone dentro il fornello non ha alcun bisogno di essere cambiato: non entrando a contatto con l’ossigeno, non brucia…al massimo si brunisce un po’ in superficie. Ho un fornello utilizzato per due anni, ed il cotone al suo interno svolge ancora perfettamente la sua funzione di “spugna”: se carico il fornello di alcool e lo giro al contrario, l’alcool non fuoriesce.
Per l’imbottitura puoi comunque utilizzare anche lana di roccia/vetro, se sei più sereno 😉

Posso usare lattine di ferro invece che d’alluminio?

Il ferro conduce male il calore rispetto all’alluminio, e quindi non trasmette bene il calore della fiamma all’alcool ancora da vaporizzare: costruendo un fornellino con lattine di ferro si otterrebbe un fornellino molto difficile da avviare e poco potente.

Posso usare lattine più grandi per costruire un fornello di dimensioni maggiori?

Le lattine di birra da 0,5 litri vanno benissimo ma hanno lo stesso diametro di quelle da 0,33 litri e quindi il fornello che si otterrebbe sarebbe identico a quello descritto; le lattine di birra da 1 litro (tipo quelle della Faxe) non sono in alluminio ma bensì in ferro, e quindi per quanto scritto sopra non sono adatte alla costruzione di fornellini ad alcool.

Posso usare le lattine della Coca-Cola o della Red Bull, più strette?

Si, con piccole modifiche: fà solo 12 fori e falli un po’ più verso il centro, nella parte più alta della coppa, puntati verso l’alto; i fornellini fatti con queste lattine sono indicati in particolare con pentole di diametro ridotto (dove il fornello “classico” farebbe una fiamma troppo larga)

Qual’è la distanza ideale fra la parte superiore del fornello e la pentola?

Solitamente è di 25-30mm, ma può variare leggermente da fornello a fornello: la fiamma deve essere quasi completamente blu con qualche accenno di fiamma gialla. Se la pentola è più vicina vi sarà troppo poco spazio per una completa ossigenazione della fiamma e le prestazioni del fornello diminuiscono, se è più distante la fiamma diventa molto gialla e tende ad annerire il fondo delle pentole.

Molti dei fornelli fatti con le lattine che ho visto in internet sono “aperti” al centro, il tuo invece è chiuso…quale va meglio?

I fornelli aperti sono i classici “open jet”, e sono molto diffusi. Il fornello da me descritto fa parte della famiglia dei “pressurized” ed ho scelto di proporre questo tipo per i seguenti motivi:

  • E’ più efficiente, dato che i vapori di alcool possono uscire solo a pressione dagli ugelli, dove la miscelazione con l’aria e la combustione è ottimale, mentre nell’ “open jet” buona parte dei vapori escono dalla camera centrale, meno efficiente
  • E’ più semplice da costruire, dato che non c’è bisogno di fare nè il grande buco rotondo al centro nè di costruire il “muro interno” (che, se non è a tenuta perfetta con la coppa superiore, può causare delle fuoriuscite di vapore impedendo così l’avviamento degli ugelli)
  • E’ possibile riempirlo con una “spugna” (semplice cotone, nel nostro caso) che assorbe l’alcool mentre il fornello è in funzione: provate ad immaginare cosa può succedere se si rovescia un fornello senza “spugna” pieno di alcool acceso…
    Non è possibile mettere una spugna negli “open jet” perché l’alcool non sarebbe più libero di scorrere dalla camera centrale alla camera esterna, e quindi gli ugelli non potrebbero avviarsi
  • E’ più veloce ad avviare gli ugelli

Il vantaggio principale degli “open jet” rispetto ai “pressurized” (ed il motivo per cui sono così diffusi) è che sono più semplici da accendere: si accende l’alcool nella vasca centrale e si aspetta che si avviino gli ugelli ai lati. Nei “pressurized”, invece, di solito si ricorre ad un qualche “piattino” metallico da mettere sotto il fornello (il cosiddetto “priming pan”), e su cui si versano e si accendono alcune gocce di alcool, ma ciò comporta avere un componente in più (il piattino) e fare una azione in più (versare le gocce ed accendere il fornello “dal basso”).
Ho raggirato questo unico difetto grazie al bordo rialzato della coppa esterna (di solito non presente nei normali “pressurized”): durante il riempimento del fornello, tra gli ugelli ed il bordo si ferma giusto la quantità d’alcool che serve per avviarlo, senza dover usare piattini e senza azioni “extra” 😉

Problemi frequenti

Ricevo spesso richieste d’aiuto da persone che costruiscono il fornello e poi “non gli si accende” o comunque non va bene; riassumo qua di seguito alcune verifiche da fare:

  • L’altezza del fornello è esattamente 30mm? Fornelli più alti di 30mm (altezza misurata dal punto più alto del fornello al piano del tavolo, e non alla fine della parete laterale come molti purtroppo fanno!) molto spesso non si avviano o hanno una fiamma debole, perché il fornello fatica ad andare in temperatura
  • Il numero di fori è 16, il loro diametro è 1mm? Meno fori o fori troppo sottili impediranno al fornello di andare in temperatura e quindi di emettere una fiamma sufficientemente potente (no, riducendo numero o dimensione non aumenterete la pressione…). Più fori e/o più larghi potrebbero far fare più “fiamma” al fornello, ma meno pressurizzata (invece di una bella fiamma da fornello a gas, potreste ritrovarmi con un’unico fiammone indistinto)
  • L’imbottitura è ok? Come materiale usare cotone, lana di roccia o lana di vetro. Attenti a non metterne troppa o troppo poca… il funzionamento del fornello cambia radicalmente (in peggio)

Se avete seguito tutto alla lettera e il vostro fornello vi sembre perfetto, leggete la sezione “Un utile accessorio” e provate quindi l’accensione “da sotto”: alcuni fornelli che non ne vogliono sapere di accendersi nella maniera classica funzionano invece benone con l’accensione da sotto

In generale, se è il primo fornello che costruite, vi invito a costruirlo senza apportare alcuna modifica a quanto consigliato: un fornello pressurizzato che funziona bene è frutto di un delicato equilibrio trovato a suon di (molte) prove ed errori…

Fatto il primo fornellino funzionante, divertitevi invece a provare e costruire tutti i modelli che volete…il bello dei fornellini ad alcool sta proprio nello sperimentare! 😉

Avviso importante

Le informazioni contenute in questo sito vanno considerate come sperimentali, e chi le utilizza lo fa a proprio rischio e pericolo: non mi ritengo in alcun modo responsabile per danni a cose e/o persone conseguenti all’uso di queste informazioni

391 pensieri riguardo “Costruire il fornello

  1. Dopo aver provato fornelli a meta (comodi, ma il combustibile costa parecchio) e pirolitici a legna (in cui il combustibile è economico, ma faticano ad accendersi e si raffreddano lentamente) ho deciso di provare a costruire un fornello ad alcol seguendo il tuo tutorial per il fornello pressurizzato. Il mio set è composto da: fornello, un pentolino da 10 cm con un supporto leggero (come quello del tuo micro-set) e il paravento, una fiaschetta d’alcol e l’accendino. A questo si aggiungono una gavetta da 15 cm con il suo paravento, il riduttore di fiamma e un supporto pieghevole come il tuo, realizzato in filo d’ottone da 3mm. Ho scelto l’ottone perché, anche se più pesante del ferro a parità di resistenza meccanica, si lavora meglio e non si flette alle alte temperature (a differenza del ferro, le sue proprietà meccaniche non cambiano fino al punto di fusione, sopra i 1000 ºC).
    Nelle prime prove che ho fatto, ho notato che è davvero critica l’altezza della pentola sul fornello, fattore che inizialmente non avevo potuto ottimizzare per mancanza di materiali. Ho preparato più volte bevande calde nel pentolino piccolo (fornello caricato con 10-15 ml di alcol) e ieri sera ho cucinato con grande soddisfazione una cena per 4 persone a base di tortellini in brodo e zuppa d’orzo liofilizzata (100 ml di alcol in totale).
    Grazie per aver scelto di condividere a tutti le tue idee e la tua esperienza al riguardo.

    1. Grazie a te Pietro per aver condiviso le tue esperienze e i tuoi esperimenti con questo fornellino! 🙂 Ti auguro di avere molte occasioni per poterlo utilizzare nelle tue uscite! 😀

  2. Ciao, ho 2 domande.
    Per una fiamma piu’ forzata (antivento) sono necessari fori esterni pi stretti o devo fare altro?
    Per velocizzare la ricarica al posto dei 4 fori centrali conviene fare un foro grande da 3mm che sarà chiuso inserendo una vite?
    Grazie e complimenti

    1. Ciao Alex, Se fai fori più stretti otterrai una fiamma più flebile. Puoi ottenere una fiamma più forzata facendo un fornello più basso…ma avrà una capienza inferiore…ad ogni modo anche con una fiamma più forzata avrai comunque bisogno del paravento, quindi il gioco potrebbe non valere la candela. Per velocizzare la ricarica ok a foro grande più vite, attentissimo però a non accenderlo senza aver messo la vite perché i vapori potrebbero fare una piccola “detonazione” interna (c’è il cotone a fare da “sicura” ma meglio cmq evitare)

  3. Ciao!
    Sto per partire per un viaggetto in bici e mi porterò, oltre al trangia, anche il fornello costruito seguendo le tue istruzioni!
    Questo commento solo per ringraziarti e farti i complimenti per il sito ultra-dettagliato!

  4. L’idea è geniale!
    Se volessi cucinare in una gavetta militare, lunghezza 26cm, larghezza 9,5cm, che tipo di lattina mi consiglieresti? Forse ritieni meglio utilizzare 2 fornelli di diametro ridotto?
    Grazie x l’attenzione.

    1. Ciao!

      Guarda, data la sagoma quasi quasi ti consiglierei di usare due fornelli di diametro ridotto: Secondo me vanno bene anche due semplici coppette da candelina (vedi “micro set” sempre su questo sito) riempite di cotone o lana di roccia! Se vuoi avere una bella fiamma fa spuntare l’imbottitura di un paio di millimetri dal bordo della coppetta Buon lavoro! 😉

  5. MERAVIGLIOSO! Grazie mille per le istruzioni chiare e semplici. Fornellino appena costruito e collaudato con mia figlia. Ora partirà con noi per un viaggio in bici di almeno un mese, ti dirò come va.
    Grazie ancora!

  6. Inanzitutto grazie mille per l’utilissima guida che hai creato, sono in procinto di creare il fornelletto ad alcool ma sono indeciso su quale modello di lattine utilizzare, quelle un po più strette o larghe. Durante i mie cammini mi porto un set da 2 di pentoline in titanio, Keith Ti6051 (https://keithtitanium.com/product/COOKWARE/42.html) nello specifico. Quella più grande con base da 118cm (1,2L) la utilizzo la sera mentre quella da 104cm (400ml) la mattina per la colazione. Tu sapresti consigliarmi? Grazie mille!

  7. Bella idea!! L’ho fatto e funziona alla grande! Per l’alcool, non uso quello che si trova nei supermercati (quello rosso), ma quello che si trova nei vari Brico denominato Bioetanolo. Puzza molto di meno, penso che sia a 95° e costa poco (20€ per 10 litri)

    1. Ciao Andrea! Confermo anch’io che anche il bioetanolo per caminetti che si compra nei vari Brico va benissimo ed anzi rende un qualcosa in più del classico alcol rosa (oltretutto difficile da trovare, in questo periodo)! 😉

  8. Buona la prima! Ho costruito e testato questo fornelletto la scorsa notte. Funziona benissimo. Mi sembrava doveroso lasciare un messaggio di apprezzamento per l’ottima idea. Non vedo l’ora di usarlo in un’escursione.
    Grazie mille!
    Paolo

  9. Costruito qualche mese fa e funziona che è una meraviglia. L’unico appunto è per il supporto della pentola, mi piacerebbe trovare una soluzione un po’ più robusta ma altrettanto semplice; per fare il caffè ho dovuto fare un po’ da equilibrista, ma comunque ha funzionato benissimo.
    Devo ancora regolarmi bene sulla quantità di alcol, ne ho usato un po’ più del previsto, ma potrebbe essere dipeso da molti fattori (temperatura dell’acqua, quantità di pasta ecc).

    Usare o meno il regolatore di fiamma influisce sulla quantità di alcol usato? Ne determina anche una fiamma più stabile, ovvero più omogenea nell’altezza per un tempo più lungo, rispetto a non usarlo?

    Ultima curiosità: ho provato ad aprire il fornello dopo qualche utilizzo e…non ci sono riuscito, è incastrato troppo bene. Ci sono soluzioni?

    1. Ciao Giovanni!

      Per il sostegno pentola attualmente il mio preferito è questo, semplice ed affidabile: https://www.avventurosamente.it/xf/threads/paiolo-pot-stand-il-sostegno-pentola-ultra-semplice-e-ultra-leggero.51089/

      guarda se va bene per i tuoi usi!

      Il regola-fiamma serve solo per abbassare la potenza della fiamma… non per renderla “più regolare”, se hai qualche ugello che fa la fiamma più piccola di qualche altro prova ad allargarlo leggermente.

      Questione apertura fornello…lascia stare, è impossibile! 😀

  10. ciao volevo sapere se è possibile utilizzare il fornelletto ad alcool anche in casa e se si è preferibile aprire le finestre quando lo si utilizza per una più corretta ventilazione?

  11. Ciao, grazie per questa tua spiegazione su come costruire il fornelletto.
    Ho creato come da te descritto il suddetto pentolino seguendo le varie fasi
    di costruzione;però quando vado a farlo partire rimane per un lungo periodo di tempo la fiamma principale e solo dopo diversi minuti essa diminuisce d’intensità e si vengono a creare attraverso gli ugelli la loro parte di fiamma
    sempre con quella principale.Ho provato l’accensione da sotto con il coperchio dei cetrioli ma il risultato non varia.

      1. ciao,è necessario registrarsi al sito?
        eventualmente si potrebbe creare una struttura di supporto per il fiammone principale?

          1. mi puoi dire il procedimento da attuare per farti avere le fotografie con il sito Postimage o Kek.gg ; in alternativa potrei mandartele al tuo indirizzo e-mail

  12. … a dir poco eccezionale !!!… spiegato nei minimi dettagli e di rapida e semplice costruzione, ha funzionato alla prima in interno ambiente chiuso protetto dal vento… certamente in esterno sarà diverso ma prese le dovute precauzioni/accessori sarà una FAVOLA 😉 graaaaaaaaazie graaaaaaaaazie graaaaaaaaazie

  13. Ciao e grazie per aver creato questo piccolo capolavoro!!!! Funziona perfettamente,ma vorrei alcune delucidazioni:
    -Con una “carica” quanto dura la fiammella??
    -Questo fornellino funziona tipo le stufe ad alcol?? Cioè si potrebbe ingrandire per farci una specie di stufetta da “garage”??
    Fammi sapere,grazie!!

  14. Intanto grazie mille mi sono divertito tantissimo e ho incuriosito molto i miei compagni di campeggio… arrivando la stagione fredda mi chiedevo se fosse possibile costruirne uno più duraturo a bioetanolo per scaldare la tenda (lo terrei nell’anticamera dove non c’è il pavimento ed è ben arieggiata)

    1. Bene!

      Purtroppo per il riscaldamento-tenda non so consigliarti: durata a parte, tenerlo nella parte della tenda “ben arieggiata” mi sembra inutile, tenerlo nell’altra è invece sicuramente pericoloso 😐

  15. Innanzi tutto complimenti per l’inventiva. Ho realizzato ben 2 fornelli, uno tradizionale con le classiche lattine di birra, per il secondo ho usato 2 lattine di the del modello più stretto. La base del fornello grande si è un po’ lacerata nella fase dell’inserimento dunque se provo ad accenderlo fa una piccola fiammella laterale. Di lattine strette invece ne ho lacerate ben 3, alla quarta ho pensato bene di usare una lattina piena per allargare leggermente la base e poi ho spalmato con un dito un po’ di olio sui lembi delle parti da accoppiare, l’inserimento è stato, così facendo, semplice e veloce. Per il supporto invece ho usato le lamelle interne dei tergicristalli dato che non avevo un appendino in fil di ferro. Ho testato in cucina il fornelletto fatto con le lattine più strette ed ho messo a bollire mezzo litro d’acqua, fornello caricato con 25 ml di alcool, temperatura interna 22°, altitudine mille metri, pentola senza coperchio, l’acqua è arrivata a bollore sostenuto in 8 minuti e il fornelletto, con ancora la pentola sopra si è spento a soli 10 minuti, ma già a 9 minuti l’acqua aveva smesso di bollire. Tutto normale oppure ho sbagliato qualcosa? I fori del fornello sono di 1 millimetro, quelli centrali forse 1.1 o 1.2. I fori li ho posizionati esattamente dul dorso del fondo, la parte che poggia per intenderci ed ho avuto cura di sistemare il cotone in modo omogeneo

  16. fatto e costruito, forse sono tra quelli che hanno il fornello sfortunato, mi si spegne sempre la fiamma e per vederla uscire dai fori esterni devo versare quantità maggiori di alcool…cosa può esser successo?

    1. Se l’hai costruito seguendo le istruzioni alla lettera (ad esempio, NON l’hai fatto più alto di quanto scritto…) non so dirti.

      Intanto usalo con l’accensione da sotto e magari quando hai tempo fanne un altro, sarai più fortunato! 😉

      1. si effettivamente ho provato a dare mezzo centimetro ad entrambi i fondi di lattina credendo potesse essere lo stesso in proporzione alle tue misure, sarà sicuramente per quello, proverò con la prossima bevuta XD

  17. Ciao e scusa ma sono in fase si lavorazione e cerco di seguire più consigli possibili, quei millimetri in più dal piano coi buchi è necessario o posso portarlo al pari? E se non lo è, potrò comunque utilizzare senza problemi il riduttore di fiamma?

    1. Scusa ma non ho capito la domanda… puoi speigarti meglio? Ad ogni modo col primo fornello cerca di seguire le istruzioni alla lettera e di non fare variazioni neanche di pochi millimetri, bye!

      1. eh immaginavo scusa, cercherò di spiegarmi meglio, il fondo di lattina da 3 cm fuoriesce rispetto a quella da 2 cm creando così un bordo intorno al fornetto alto credo 0,5 cm, si possono ridurre i fondi delle lattine agli stessi centimetri senza quel bordo superfluo? e se si potrò comunque utilizzare il riduttore di fiamma? spero di esser stato più chiaro

        1. Il bordo non è superfluo, serve per tenere un po’ d’alcool utile per l’accensione. Puoi farlo senza ed utilizzare solo l’accensione “da sotto”, il riduttore dovrebbe cmq essere usabile (al max fai il riduttore un po’ più alto…)

          1. Per mie esperienza in svariati tentativi, meglio se lo si fa un filo piu alto, perchè funge anche da antivento per la fiamma 🙂

          2. come sempre gentilissimo, se non ti spiace, vorrei chiederti una curiosità, ho letto che qualcuno copre i fori centrali con una moneta o addirittura chi ne fa uno solo più largo e lo chiude con una vite, secondo te è utile?

          3. Quelle due cose le ho provate anche io e non ho notato alcuna variazione concreta nel funzionamento del fornello… ho scelto quindi di proporre la soluzione più semplice

          4. ok grazie e scusa tanto per il disturbo, sono un pò maniacale e vorrei riuscire a costruire il tutto al primo colpo, 😀

  18. ciao e complimenti per questo e strepitose idee, dovrei partire per il campeggio questo weekend e vorrei sbalordire la mia ragazza tirando fuori questi fantastici accessori, volevo chiederti, è possibile fare questo fornetto usando delle scatolette tipo quelle del tonno? sembrerebbero più resistenti e forse durevoli

      1. ok grazie, poco male mi sono procurato due lattine di birra proprio oggi e non vedo l’ora di svuotarle, ho visto in giro un pentolino come il tuo nel kit ma mi sa che devo recarmi al decatlon…comunque grazie per la tempestività e sopratutto per avermi risposto, riguardo al campeggio, in bocca al lupo o per i romantici, viva il lupo!
        a titolo informativo e di piacere hai un blog o un profilo qualunque dove posso seguire i tuoi consigli e le tue esperienze?

          1. Perfetto seguirò senz’altro il sito, ho dato un’occhiata sulla sezione cibarsi di erbe e radici, ma credo proprio di farne un riferimento, grazie ancora tantissime e di nuovo complimenti

  19. Salve , prima di tutto , i miei ringraziamenti per tutto cio’ che hai creato , iniziando dal sito fino ad arrivare alle tue creazioni .
    Ora mi imbattero’ nelle tue creazioni e magari vedro’ di crearne delle altre .
    Una domanda :
    Come mai dici che non è consigliato usare scatole non di alluminio ? sai avevo pensato al barattolo dei gran cereali della M.Bianco ,ma mi hai bloccato , dato che ho letto che sconsigli barattoli non in alluminio , e sinceramente non so se sia in alluminio ma soltanto piu’ spesso .
    Un’altra cosa volevo dirti , magari se puoi aggiungere un bottone in alto , con titolo ” LE VOSTRE CREAZIONI” , e magari ogni uno di noi allega il link delle nuove idee” , penso sia una cosa carina ,cosi’ da coinvolgere tutti noi che ti seguiamo.
    Sai adesso non sto lavorando e mi va di tirar fuori nuove idee , avendo tempo libero , e magari distraendomi un po’ facendo del bene al prossimo.
    Grazie ancora per tutto .
    A presto

    1. Ciao Livio,

      Purtroppo non conosco il barattolo dei Gran Cereali a cui ti riferisci, di solito cmq per capire se è di alluminio o no basta una calamita 😉 L’alluminio a differenza del ferro conduce molto bene il calore, e questo è indispensabile per garantire un elevato feedback temrinco tra fiamma e combustibile e produrre una sufficiente evaporazione di alcool per sostenere la fiamma. Concretamente, se non usi l’alluminio (o se lo usi ma il fornello non è progettato bene) il fornello ti si spegne! E’ da un pezzo che vorrei ampliare il sito (anche per mostrare alcuni miei prototipi interessanti e super-semplici), manca come al solito il tempo….se però vuoi uno spazio dove condividere i tuoi esperimenti (coronati dal successo), ti consiglio di scrivere qui: http://www.avventurosamente.it/xf/forums/fornelli-e-gavette.122/ Troverai oltre al sottoscritto anche molti altri appassionati di fornelletti!

  20. Ciao, dopo due tentativi falliti miseramente ho riletto per bene le istruzioni e forse ho capito dove sbagliavo XD
    Quando si usa il libro per inserire la lattina, dopo non la si deve inserire fino nel fondo dell’altra vero? Perché a me son due volte che si rompe la lattina esterna, probabilmente perché quella più piccola col cotone dentro la devo inserire solo col libro senza poi spingerla in fondo anche con le dita… Dimmi che sbagliavo qua, altrimenti mi arrendo XD
    Tra l’altro ho provato anche con le lattine da cola e pure lì mi si è rotta e quando provavo a spingerla fino in fondo…
    Cmq grazie per il tuo sito e speriamo che ce la faccio pure io XD

  21. Ciao complimenti per il blog.
    Ho costruito un fornello da portare al campo scout e funziona egregiamente. Sembra proprio un fornello a gas.

      1. Spero che il gioco i parole te the sia stato colto e si pensi a una ignoranza cronica di base 🙂
        Cmq il te/the era ai frutti rossi, un’aroma che se bevuto dal thermos oppure dalla taza appena fatto cambia in toto….è stato un toccasano!
        Domenica se il meteo permetterà il fornelletto sarà sull’Argentera 🙂

  22. Allora dopo molte lattine di birra svuotate con sacrifico immane ecco il fornello finito e funzionante 🙂
    grazie davvero per le info del tuo sito anzitutto!!
    Ora veniamo alla parte tecnica, se pu aiutare qualcuno io ho fatto svariate prove:
    Fori da 0.8mm….troppo poco, fori da 1.5mm troppa fiamma ma molto rossa per la temepratura non ottimale di combustione, 1.2mm per me è l’optimum, fiamma blu azzurra molto calda! erogazione distinta fra le fiammelle, direi perfetto, preciso che parlo di fori fatti col dremmel e punte calibrate.
    Poi ho fatto delle prove con la posizione dei fori….se si fanno molto vicino al rilievo del culo della lattina, la fiamma tende a curvare, non male a dir il vero perchè ti spara la fiamma piu verso l’interno e quando metti il pentolino se ne perde meno sul bordo, ma ha come difetto che quando sta per finire iniziano a zoppicare a lungo prima di spegnersi ma con potere calorico bassissimo….facendo i fori a 2mm dal rilievo direi che ho ottenuto l’optimum!
    Per scopo accademico ho provato a disporre i fori diversamente non ho trovato miglioramenti evidenti….salvo un prototipo che ho fatto in cui i fori sono tutti sui 3/4 della circoferenza, utilita? forse se si avesse problemi di vento magari girando la parte con le fiamme piu sul coperto..altrimenti è puro cazzeggiare 🙂
    Un consiglio che mi sento di dare; se avete un foro che spara meno fiamma prima di tentare di allargarlo ficcateci un ago da siringa o quel che avete sotto mano piu piccolo del foro e spingete un pochetto….quasi sicuramente il cotone in quel punto lo tappava….
    Testato inizialmente con 25cc, ora vado a 35/40 mi ci scaldo il latte per colazione, 50/60 per far bolliare l’acqua per un te in due tre persone, ma penso anche per una zuppa, minestrone quella roba liofilizzata 🙂
    non ho ancora rovato a fare il caffe….
    Ora costruisco il poggiapentole, per ora usavo altro…

    1. …Gheroppa? Non è che ci siamo già sentiti su avventurosamente.it? 😉 Ottimo lavoro e ottimi test! Nelle mie prove i fori da 1mm della “banale” puntina danno una bella fiamma; in alternativa, con un cacciavitino da occhiali ho fatto dei fori da 1.5, ma allora era meglio fare solo 12 fori invece che 16 (e ne viene fuori un bel lanciafiamme! 😉 ). Se hai voglia di divertirti a fare altri test, ti do un paio di idee: – versione fatta con una sola lattina (vedi domande frequenti), forse l’altezza del fornello va ritoccata rispetto a quella del fornello fatta con due lattine – lattina della coca cola, sono più strette…. dalle mie prove vanno benone con 12 fori

      1. Sempre lo stesso Gheroppa! Se c’è Gheroppa su qualche montagna sono io 🙂
        Un test lo vorrei fare con le lattine da 1Lt ad uso bollire pasta per 3 4….il tutto resta sempre piu piccolo di un fornello a gas, anche minimale, questa prova la devo fare….vedro coi fori….il problema è che dovrò sacrificarmi a bere litri di birra ehehe 😉
        Visto che molti sbagliano sul passaggio dell’altezza a cui tagliare, vedi se ti aiuta questa immagine:
        https://goo.gl/photos/tWjjBw1h32oDCsaf9

        1. Con le lattina da 1lt della Tuborg non penso vi siano probl, attento a quelle della Faxe che sono invece in ferro e non sono adatte!

          Grazie per l’immagine chiarificatrice, l’ho già aggiunta alla pagina! 😉

  23. Ciao e complimenti, idea eccezionale!
    Ho realizzato anche io in serata il fornello come hai indicato…l’unica variazione è che ho fatto 8 fori laterali invece di 16, con l’imbottitura in lana di roccia. Dopo 7/8 minuti 1L di acqua bolliva già ed il fornello si è spento da solo intorno al minuto 15. Direi che il tempo potrebbe essere potenzialmente sufficiente anche per una pasta che cuoce in 5/6 minuti. Potrei ottimizzare ancora di più secondo te col riduttore di fiamma?! (In caso domani sera continuerò il fai da te…).
    Il supporto per la pentola inoltre è comodissimo, stabile e davvero semplice da costruire!
    Ti farò sapere come andrà l’utilizzo sul campo a breve, dato che sabato mi potrerò in Islanda il set completo!!! 😉
    Ciao e grazie ancora

    1. 7/8 minuti per un litro è un tempo MOLTO buono, i fori che diametro hanno? Mi sa che sono più di 1mm… 😉 Per fare una pasta il regola-fiamma è vivamente consigliato, è inutile far andare il fornello “a palla” quando l’acqua bolle già, rischi anzi che ti “vada per sopra”! In ogni caso, buon viaggio in Islanda! Poi dovrai farci un dettagliato reportage… 😉

      1. Ciao! Ho usato circa 35/40ml di alcool…I fori li ho fatti con la puntina da disegno…non credo superino 1mm…quando lo userò davvero poi vi dico! Grazie

  24. Ciao, ho trovato soltanto lattine di quelle “nuove”, più alte ma più sottili.
    Devo apportare qualche variazione alle tue istruzioni (misure, dimensione e numero fori ecc.)?

    Grazie!

    1. Ciao! Puoi usare tranquillamente le lattine più strette (tipo quelle della Coca): fai solo 12 fori e li fai un po’ piu’ verso il centro, nella parte più alta della coppa, puntati verso l’alto; ne ho fatta così una tempo fa e andava benone, in particolare con pentole di diametro ridotto (dove magari il fornello classico faceva la fiamma troppo larga…)

  25. Grazie del progetto open source!
    L’ho costruito anch’io, con due lattine di bibite.
    Non l’ho ancora provato in condizioni critiche (cioè fuori e quando realmente serve per cucinare), e per ora posso fare solo un paio di considerazioni:

    – il (mio) fornello, ben caricato (non da traboccare, ma abbastanza perché le goccioline escano oscillandolo) non dura più di una dozzina di minuti, circa.
    – arrangiandosi può essere sufficiente per le razioni di una persona. Se si è in due o tre è certo meglio munirsi (anche) di qualcosa di più affidabile.
    – il fornello è comunque abbastanza piccolo per poter essere associato ad altre soluzioni simili sotto la stessa pentola (compresa la tua versione mini, ancor più d’emergenza, che ho pure realizzato ricavandola dall’involucro di una candelina da campo, di alluminio), soluzione che probabilmente migliorerebbe i tempi di ebollizione e cottura.
    – avendone a disposizione più di uno sarebbe inoltre possibile avvicendarli, allungando i tempi di funzionamento (vista la pericolosità di ricare il fornello appena spento e ancora caldo).

    I maggiori PREGI sono senz’altro: 1- la facilità di realizzazione (una volta che ci si è presa la mano), con materiali di recupero facilissimi da reperire. 2 – il fatto che non sia necessario metterlo nello zaino, poiché può essere costruito e (dove possibile) buttato direttamente sul posto. 3 – la facilità di accensione e l’efficienza, più che sufficiente per arrangiarsi un pranzetto riscaldato.

    I “DIFETTI” (non del progetto, ma del concetto di fornello ad alcol in sé) più evidenti che noto invece sono: 1- una pasta, un sugo, o delle verdure in padella sono decisamente fuori portata (che se l’escursione è di un solo giorno, passi, ma se è un campeggio di una settimana non si può tirare avanti a scatolette, pranzo e cena 😉 ). 2- alla luce la fiamma è completamente invisibile, e ciò crea un po’ di disagio e rischio di scottarsi. 3- temo che, nel malaugurato caso in cui il fornello caschi, la soluzione dell’ovatta non sia sufficiente al 100% per scongiurare ogni rischio. Bisogna sempre essere coscienti di stare maneggiando un manufatto pericolosco.

    Grazie mille ancora per il tuo progetto (anche il supporto pentola è molto valido per praticità e facilità di costruzione). Davvero bravo!

    Nathan

    1. Ciao Nathan e grazie per l’esauriente review! 🙂

      I tuoi tempi (12 minuti a pieno carico) mi sembrano cortini, li hai misurati tenendo la pentola sopra la fiamma? (senza pentola il tiraggio potrebbe essere superiore e quindi la fiamma potrebbe diurare meno…)

      Di solito io lo uso per cucinare per due persone, tipicamente piatti molto semplici che non richiedono lunghe bolliture (vedi sezione “Ricette”) ma se necessario anche per farci la pasta (sempre nella sezione Ricette vedrai che si può fare una pasta mangiabile anche con poca acqua e che ci sono tipi di pasta che cuociono in poco tempo…) …in questi casi però per evitare ricariche intermedie serve usare il riduttore di fiamma quando l’acqua con la pasta bollono, così la fiamma dura MOLTO di più.

      Una aglio-e-olio o una pasta al sugo (avendo il sugo pronto) riesci a combinarcele, se devi farci un sugo alle verdure partendo dalle verdure crude, invece, lascia perdere 🙂

      Cmq una volta c’ho preparato un cous cous per 6 persone, ma il merito è del piatto in sè che è super-easy!

      Sul discorso “fornello che casca” diciamo che l’ovatta limita di molto i danni; anche se un fornello a gas ti si rovescia di lato e casca dal tavolo ti assicuro che non succede niente di bello… 😉

      1. Posso garantire che se si rovescia un fornello a gas sono problemi seri, il gas delntro la bomboletta è in due stadi, liquido in basso gassoso in alto, quello che brucia è quello gassoso, se si rovescia il primo effetto è che la parte liquida, che produce 5 volte circa (dipende se butano propano o mista) il potere calorifico di quello gassoso produce una vampata che può essere davvero molto pericolosa, arrivare anche a 1mt di lunghezza, poi se il taglia fiamma il rapporto di aspirazione è tutto ok non si corrono rischi seri…ma se qualcosa va male o il fornello non era custodito quindi la bomboletta va in temperatura….beh auguri….altro che fornelletto ad alcool 🙂
        Cmq ho fatto questa insana prova, 50cc dentro, acceso il fornelletto, atteso che si attivino le fiammelle (quindi niente piu alcool sopra) poi capottato….ha faticato a spegnersi..ma non ha lasciato uscire nulla come colate o schizzi in giro….volevo essere sicuro…si sa mai poi sul campo.

        1. Grazie per qusti test! Spero aiuti a sfatare il mito che i fornelli ad alcool sono più pericolosi di quelli a gas…. Un fornello ad alcool, SE FATTO COME DIO COMANDA (= con una qualche spugna interna), è decisamente più sicuro!

  26. in pochi minuti ho costruito il tuo fornellino…….inizialmente no partiva……ma ….. accendi e spegni…..e riaccendi….. ….. grande…..grazie….. cristian

  27. Ciao! Il tuo sito è stata una manna dal cielo! Devo fare una tendata di una settimana e grazie al tuo fornellino da campo ho risolto il problema della cottura 😀

    Oggi l’ho costruito (con tutti gli accessori necessari) e stasera l’ho provato: ma quando dici che 500ml d’acqua bollono in 6-7 minuti intendi dire con il coperchio? Perché a me l’acqua si è scaldata molto, ma non bolliva ancora (non sono andato oltre, perché è finito l’alcool).

    Ho seguito alla lettera tutte le tue istruzioni, ma mio padre mi ha fatto notare che forse il reggipentola è troppo alto e andrebbe abbassato di 1 forse 2 cm (la fiamma era lontana dalla pentola rispetto al fornello della cucina).

    Comunque grazie mille per aver creato questo sito!

    1. Ciao!

      Allora, i tempi sono riferiti ad una pentola: – col coperchio (ma basta anche un foglio di cuki alluminio per fare un coperchio di fortuna..) – in alluminio (l’acciaio inox conduce peggio il calore) – relativamente larga (tipo almeno 13-14cm…) …in pratica le classiche gavette da campeggio (tipo quella del Decathlon da 8 euro) sono perfette!

      Per la distanza dal poggiapentola, quella ideale è quando la fiamma è quasi completamente blu ma dà qualche accenno di giallo…di solito tra fornello e fiamma ci sono 2.5-3 cm ma dipende da fornello a fornello… prima di tagliare il poggiapentola, prova ad alzare il fornello con ad esempio dei coperchi di vasetto di sottaceti e vedi se le cose vanno meglio, anche se attento perché fornello troppo vicino = tempi di bollitura PEGGIORI

      1. Ciao! Volevo avvisarti che per tutta la tendata ho usato il tuo fornello ed ho cucinato tutto quello che volevo senza problemi, senza anzarlo da terra (come si era detto di fare).
        Per cui va bene così com’è!
        Grazie ancora!

  28. Ben pensato e ben spiegato.
    Peccato per la portata ridotta (anche se avevo il fornello pieno di alcool, non son riuscito a cuocere della pasta barilla in 1 litro d’acqua)
    Il regola fiamma l’avevo fatto con una lattina di alluminio, ma l’ho alzato troppo e si é fuso.
    L’ho quindi rifatto ma con una lattina di acciaio e non c’é più il rischio che fonda.
    Ciao

    1. Grazie Stefano per la condivisione. Per fare una pasta ti consiglio di provare ad usare meno acqua (dalle mie prove si riescono a cuocere dignitosamente 160gr di pasta anche con soli 600ml di acqua) ed eventualmente usare un tipo di pasta a più rapida cottura (i “Piccolini” Barilla sono spettacolari! In 5-6 minuti son pronti)

  29. Appena possibile mi metteró all’opera. Intanto volevo farti i complimenti per la completezza della guida. Si vede che sei uno attento ai dettagli. Complimenti di nuovo.

  30. ciao, molto interessante, ma perchè non usare una lattina intera, svuotata tramite i buchi che poi faranno uscire le fiamme???
    qualcuno ha provato??

    1. Ciao Alex, si è possibile: nella sezione “Domande frequenti” c’è proprio una domanda che si chiama ” *Posso costruire il fornello con una sola lattina?”, ti invito a leggerla!*

  31. sei un grande! però ho un problema. quando vado a schiacciare le lattine, una dentro l’altra con il libro, quella senza ugelli si “strappa” leggermente creando una fessura piccola. dopo 4 tentativi finiti allo stesso modo credo che sbaglio io qualcosa.

    1. Che possa succedere una volta che si strappi capita, che succeda 4 volte di fila mica tanto! 😐 Hai provato a fare più linguette e più piccole? Devi anche stare attento che infilandosi non si formino pericolsi “spigoli”! Magari se non l’hai già fatto cambia anche marca di lattine… che non siano quelle che portano sf…ortuna! 😉

  32. Ciao, posso farti una domanda? Hai mai provato ad utilizzare il liquido infiammabile per le fondute invece che l’alcool? Cmq sei un idolo! Grazie

    1. Grazie per i complimenti! 😉 Non conosco il liquido per fonduta; solitamente vendono bottiglie o vaschette di GEL per fonduta, che però costano abbastanza ed hanno una resa termica minore (hanno il 60-70% di etanolo invece del 90% del classico alcool denaturato). Ed in ogni caso è troppo denso per entrare nei forellini! 😉

      1. Si scusa volevo dire gel… Io cmq intendevo nel modello open.. La mia era solo una curiositá riguardante al fatto che se il gel duri piú rispetto all’alcool..

  33. Ciao, innanzitutto complimenti!
    Ottima e dettagliata guida.
    Ho costruito il forellino, ma ho contato i tre centimetri dalla fine della parere invece che dal tavolo.
    Con circa 20 ml di alcool a 70° riesco a tenerlo acceso circa mezz’ora, ma non riesco a far bollire neanche mezzo litro d’acqua.
    Il problema è il fornello troppo alto o l’alcool a 70°?
    Grazie
    Nicolò

  34. Salve, complimenti per la guida! Ho costruito il fornellino abbastanza facilmente e devo dire che funziona; riesce a far bollire in 10 minuti un litro d’acqua solo che…mi sa che dura poco.
    In pratica l’ho sempre riempito fino all’orlo (quindi rimaneva alcool anche nella conca della lattina) ma mi dura si e no 15 min.
    Oddio in 15 min riesco a fare tutto quello che devo fare ma ho letto commenti precedenti di gente che lo tiene acceso anche 25-30 min, quindi vorrei sapere se posso fare qualcosa per migliorarlo (ho già provato a togliere un po’ di cotone ma niente) o è normale che duri così poco.
    Comunque grazie
    Matteo

    1. Ci sono fornelli che durano di più ma che ci mettono di più a far bollire l’acqua, altri che durano meno ma sono più veloci… il tuo prob è nella categoria “veloce” 😉 …questa variabilità dipende spesso da piccole variazioni sul diametro fori, sulla distanza fornello – pentola o sull’altezza del fornello.

      Puoi fare qualche modifica per renderlo più “lento” ma poi ci metterà di più a far bollire l’acqua; se devi farci risotti, la soluzione migliore è un bel “riduttore di fiamma”!

  35. Ciao. Mi piace molto il modo in cui spieghi. Si capisce proprio bene 🙂 però avrei ancora una domanda. Posso usare due lattine di coca cola o Monster? Visto che sono minorenne non posso comprarmi due lattine di birra

    1. Ciao Laura!

      Puoi usare qualunque lattina purchè…abbia la stessa forma di quelle da birra! Quindi quelle di Monster vanno bene, quelle di coca cola invece, che sono più strette, avrebbero bisogno di un progetto un po’ diverso!

  36. Salve, per quanto riguarda il fornellino con le lattine da un litro: l’ho realizzato e funziona.
    L’ho fatto 3mm più alto rispetto al modello originale (per compensare la maggiore convessità dei fondi delle lattine), e con 20 buchi (in rapporto al diametro maggiore, di 8cm).
    Dopo un paio di prove mi sono reso conto che 20 buchi sono troppi: il fornello ha poca pressione e la fiamma è un po’ fiacca. Con 16 buchi ha pressappoco la stessa intensità di fiamma del fornellino originale.
    La capienza non l’ho testata, ma è decisamente maggiore.
    Si può dire che l’esperimento sia riuscito abbastanza bene, sono soddisfatto 🙂

        1. Ottimo, grazie! Prossima volta che passo al supermercato terrò gli occhi aperti…chissà se trovo anche da me ste Tuborg da litro! (PS: Certo che il fornellino “piccolo” ha già un’aria molto vissuta! 😉 )

  37. Ciao, innanzitutto complimenti per il sito e grazie degli insegnamenti. Ho già avuto modo di sperimentare questo fornellino, ed è stata la svolta! ;)… ora, l’altro giorno ho trovato delle lattine di birra in alluminio da un litro, con un diametro ovviamente molto più ampio di quelle normali da 33cl… credo che un fornellino più capiente sia possibile!…per la realizzazione chiedo il tuo parere: posto che per quanto riguarda l’altezza del fornellino credo che vadano bene le stesse misure del progetto originale, mi chiedevo se era possibile realizzarlo con il bordo più alto, a mo di abbassa-fiamma integrato (dato che farà sicuramente un fiammone), e volevo sapere se secondo te è fattibile, e se si, con quali accorgimenti.

    1. Ciao Giuseppe,

      Se le lattine da 1 litro che hai trovato sono le Faxe, attento che sono in acciaio e non alluminio, quindi non vanno bene! Altrimenti sono curioso di sapere la marca…

      Ok per mantenere la stessa altezza, per regolare la fiamma invece di “integrare” un regola-fiamma partirei con un numero ridotto di fori e li aumenterei pian piano finché non raggiungo la fiamma delle dimensioni volute.

      Tieni presente cmq che è possibile che tu abbia il problema opposto a quello che pensi tu, il fornello probabilmente farà cioè fatica a stare acceso o farà una fiamma molto flebile perché con un diametro superiore potrebbe avere difficoltà ad andare in temperatura!

      1. No no, sono lattine della Tuborg comprate al supermercato, e sono proprio in alluminio…
        Il regola fiamma servirebbe per evitare che la fiamma divampi eccessivamente ai bordi della mia piccola gavetta (da 1 persona), e (correggimi se sbaglio), credo che diminuendo il numero dei fori si andrebbe a ridurre la potenza della fiamma, piuttosto che la sua ampiezza.
        Il problema di un regola-fiamma integrato sarebbe doverlo costruire infilando le due lattine l’una nell’altra, mi chiedevo se era fattibile, oppure se si rischia di rovinare le lattine.
        Se ciò non dovesse essere possibile va sempre bene il regola-fiamma progettato da te, questo è solo uno sfizio.
        Per quanto riguarda il risultato finale, si spera bene, altrimenti c’è sempre il modello originale (che è infallibile), quindi no problem 🙂

  38. Innanzitutto i miei Complimenti per tutto quello che mostri sul sito. Ho appena assaggiato il primo insuccesso nella costruzione del tuo fornello. Mi sembrava tutto a posto ma dopo l’avvio iniziale di 1 minuto non si formano correttamente tutte le fiammelle…..un paio di fiamme più grandi fanno compagnia al resto. Non sò se ci sia una perdita dall’incastro delle 2 lattine o se possano essere solo i buchi troppo grandi, perchè circa 40ml di alcool a 90° durano circa 9 minuti dall’avvio iniziale. Eventualmente può essere anche un problema di troppo o troppo poco cotone all’interno?
    Di sicuro riproverò la creazione prestando più attenzione ai fori. Ho usato un piccolo chiodino che sembrava proprio di 1mm………magari cercherò di non farlo penetrare completamente per avere buchi più piccoli. Intanto credo che mi innamorerò del Micro Set!

      1. Ciao. Purtroppo il primo fornellino già non c’è più. Dopo aver verificato più volte che aveva sempre lo stesso comportamento ho deciso di romperlo anche per la curiosità di vedere come si era usurato il batuffolo di cotone. Al prossimo se il risultato non sarà quello sperato farò delle foto in funzionamento. Il prossimo lo farò alla lettera come da tue istruzioni: userò una puntina da disegno che credo faccia fori più piccoli di quelli che avevo ottenuto con il chiodino. Grazie e a Presto!!!

  39. Ciao sono al primo tentativo e purtroppo prima debacle, si spegne dopo l’iniziale fiamma dovuta allo starter.

    Il problema credo sia dovuto al fatto che durante questo momento iniziale col fiammone, vedo che dalle pareti laterali esce aria/vapore e fa tipo friggere l’alcol nella parte superiore, andando quindi ad allentare la pressione con la conseguenza che dai buchini non esce niente.
    Da cosa può dipendere?
    Forse ho fatto troppe pieghe all’interno? O troppo alte?
    Oppure troppo cotone? Boh.

    Ne farò comunque altri, ma vorrei capire dove è l’errore per non rifarne.
    Grazie comunque per il prezioso sito 😉

    1. aggiornamento:
      ne ho fatto un altro. con meno cotone e ugelli interni più bassi e piccoli.
      sempre lo stesso problema, tutta la pressione fuoriesce dalla parete laterale e non dai buchini, e si spegne subito, appena si è esaurito lo starter.

      1. proverò senza pieghe interne magari, per aumentare l’attrito tra le pareti (e un pezzo di lattina come “calzascarpe”).
        la colla la escluderei 🙂

        (sto facendo tutto da solo si direbbe, ma magari può comunque essere utile)

        1. continuo con la saga.

          ho ripreso i due fornelli, e piegando verso l’interno la parete che spunta fuori, e mettendo la monetina sui buchi centrali, si accendono le fiammelle! (anche con l’aiuto del piattino sotto)

          l’unico problema è che ogni tanto fa dei bei botti, non so se dovuto ad un ristagno di gas nelle pieghe interne o altro. senza moneta non mi sembra lo faccia ma non mi piace la fiamma centrale (boh magari è l’ultimo dei problemi)
          a presto eheh

          1. Ciao Daniele,

            Di solito problemi come quelli che hai avuto tu si risolvono con l’accensione da sotto… a meno di vere e proprie perdite dai lati, ma a me personalmente non sono mai successe! 😉

            Le “sfiammatine” le ho presenti, sono innocue e succedono solo a fornello “pieno”, cmq le puoi prevenire facendo nel prossimo fornellino dei forellini sempre con la puntina nelle “linguette” (che altrimenti possono accumulare delle bolle di vapore che poi quando sfiatano causano la sfiammatina).

            Per quanto rigiarda la moneta… a suo tempo avevo fatto delle prove, la fiamma centrale è solo un problema “estetico” e su alcuni fornelli con la moneta avevo qualche problema di accensione in più (il fornello faceva più fatica a stare in temperatura senza la fiammella centrale), quindi alla fine l’ho soppressa! (una cosa di meno da portarsi dietro…)

            In ogni caso…Buone sperimentazioni! 😉

          2. scrivo giusto per dire che sono arrivato a farne un paio senza nessun problema, ho modificato giusto un paio di cose: ho fatto i fori sul bordino centrale e in numero inferiore, 12, perchè altrimenti diventava un’unica fiamma invece ora le fiammelle sono ben distinte e belle dritte; come suggerito ho fatto i buchi nelle pieghe interne per evitare le botte di gas (per fortuna avevo l’attrezzo da calzolaio per fare i buchi)
            perfetto!

  40. Ciao, sito stupendo! Sto sperimentando diversi modelli da quando ho scoperto il tuo sito e io attualmente sto utilizzando la tua versione, ma senza imbottitura e con 8 fori.. Prestazioni ottime e fiamma che affievolisce superati i 34/35 minuti a pieno carico

    1. Ciao! Bene, son contento che ti stia divertendo a sperimentare! Attento però che l’imbottitura è prima di tutto una misura di sicurezza nel caso il fornellino venisse scosso o rovesciato durante il funzionamento, per prevenire spargimenti di alcool infiammato, quindi… io fosse in te la lascierei! 😉

  41. Salve, mi chiamo Franco e sono un capo scout di Arezzo. Dopo aver trovato su internet il tuo progetto del fornellino ad alcol ho provato a realizzarlo (quello con 4 fori sulla sommità e con il bordino per l’alcol). In circa una mezz’ora sono riuscito a farlo ed ha funzionato al primo colpo. Poi ho fatto delle prove: senza bordino, con un solo foro centrale da richiudere con un bullone, con misure un po più grandi; tutti hanno funzionato benissimo in decine e decine di prove.
    Quello che volevo dirti è che ho fatto, con il tuo materiale, e con cambiamenti sperimentati da me e pensati, un libretto da dare ai miei (e non solo) ragazzi del Reparto (11 – 16 anni) per fare vedere come realizzarlo. Ho messo alcuni cambiamenti e alcune idee.
    Volevo chiederti:
    1- Che che tu lo guardi e, se possibile, farmi conoscere quello che pensi riguardo ai cambiamenti e innovazioni.
    2 – Il permesso per stamparlo e darlo alle Squadriglie che volessero impegnarsi a realizzarlo. (Nel frontespizio ho messo il riferimento al sito ma non al tuo nome, dato che non c’è).

    Grazie. Franco Arezzo 7

    1. Ciao Franco,

      Son davvero lieto che tu abbia preparato un manualetto per gli scout, penso sia una attività molto istruttiva! Per il sottoscritto, basta che metti qualcosa tipo “liberamente tratto da *fornelloadalcool.wordpress.com *”. Ben disponibile a leggerlo e a darti le mie opinioni, se mi passi un link lo guardo volentieri! 😉

      1. Grazie di cuore e scusa il ritardo nella risposta. Sinceramente non so come fare a “passarti un link” (so usare office e gestionali ma in quanto a internet… P.S. sono un po anzianotto – 58), se mi puoi aiutare! Se vuoi posso passarti il mio indirizzo E-mail. Grazie di nuovo.
        Franco

  42. Ciao!
    Ho seguito alla lettera le tue indicazioni, sono soddisfatto del risultato, ha bruciato per più di 30 minuti con il riduttore di fiamma, poi l’ho spento io togliendogli l’ossigeno.
    C’era un pò di vento ma nonostante questo ho potuto verificare il corretto funzionamento degli “ugelli” di 2 mm di diametro, aspetto di provarlo senza vento.
    Grazie per le tue guide 🙂

  43. Innanzitutto tanti complimenti per il sito, davvero uno strumento molto utile! In questi giorni sto provando il mio primo fornello e l’ unico problema che ho riscontrato è che i tempi di funzionamento sono un po’ scarsi (12-13 minuti con 50 ml di alcool) è normale? Noto che fa una grande fiamma iniziale per poi affievolirsi dopo poco, può essere colpa dei fori forse un po’ troppo grandi?

      1. A bollire mezzo litro d’acqua ci mette i tempi giusti(circa 7 minuti) ma appunto si affievolisce dopo poco anche con ingenti quantità di alcool

        1. Viste le foto… mi sembra tutto sommato ok (forse i fori leggermente troppo larghi, come anche da te detto); se ti capita di farne uno nuovo magari prova a farli leggermente più sottili, ma intanto per i primi usi andrei sereno con quello (e pazienza se consuma un po’ più d’alcool!); se hai bisogno di una fiamma duratura per far bollire a lungo qualche pietanza, risolvi col riduttore di fiamma!

  44. l’ho fatto è bellissimo. geniale soprattutto il metodo del riduttore di fiamma
    secondo te è possibile costruire da una lattina un fornello tipo “bourdignonne”?

  45. Siccome dici che di cotone non ce ne deve essere ne troppo en troppo poco, perché non ne metti il peso? 🙂
    Bell’articolo, proveró.

  46. Nuovamente io 🙂 , vorrei realizzare un secondo fornello ( il primo va più che bene, mezzo l d’acqua bolle in 6:30 min. senza coperchio e con 35ml di alcool la fiamma e’ durata 12 min) per avere una fiamma meno forte del primo, cosa cambia se uso lana di roccia o vetro piuttosto che cotone? La lana di roccia pur essendo naturale non è pericolosa se respirata? Ultima cosa , il mio primo fornello ha una fiamma “importante” (probabilmente ho sbagliato io allargando gli ugelli con un cacciavite piccolo), volevo capire se poteva esser dovuto alla quantità di cotone,dalle immagini tue, vedo che la lattina che fa da base e’ piena fino ai 3,5cm di cotone, io ne ho usato di meno, magari facendo questo non c’è la giusta pressurizzazione?
    Scusa le troppe domande, grazie in anticipo.

    1. I tempi che hai riportato sembrano perfetti, cmq se vuoi fare un fornello meno potente, la soluzione migliore probabilmente è farlo con i fori leggermente più sottili. Per l’imbottitura, se il fornello parte vuol dire che è ok (errori nella quantità dell’imbottitura possono dare problemi all’avvio ma non cambiano in maniera rilevante la fiamma in sè). La lana di roccia è un materiale inerte (non è amianto! 😉 ), la prima accensione meglio però farla all’aperto o sotto la cappa della cucina perché si brucia la piccola quantità di colla utilizzata per tenere unite le fibre, poi vai tranquillo…

  47. Wow questo sito, queste cose mi piacciono un casino COMPLIMENTI!!
    ho fatto oggi il mio primo fornello e nel complesso è andata benone, ho provato con meno alcool (meno 20ml) e la fiamma e’ durata circa 4:30. Ho avuto qualche problemi all’accensione (leggi fiammone iniziale) ma dopo un min circa e’ partita la classica fiamma da fornello. La cosa più difficile e’ stato far combaciare le lattine (riuscito al secondo tentativo).
    Ora non mi resta che testarlo “sul campo”.
    P.s. Secondo me sarebbe utile rinforzare il paravento.
    Ciao, Alessandro.

    1. Ciao Alessandro!

      Bene, vedo che nonostante qualche piccola difficoltà hai persistito… 😉

      Per il paravento, ho scelto di proporre la soluzione più “minimale” possibile, in modo che nessuno potesse dire “non riesco/c’ho voglia di farlo”! 😉

      Nel mio kit mi ero inizialmente riproposto di mettere qualcosa di più solido (ho costruito ad es. dei bei paraventi unendo le pareti laterali di 2-3 lattine da 500ml), ma poi alla fine mi son reso conto che quello in foglio d’alluminio tutto sommato in N anni ha sempre fatto il suo lavoro senza mai abbandonarmi, e si piega molto facilmente pesando/occupando niente durante il trasporto!

      Lo cambio circa una volta all’anno più che altro perché ogni tanto qualche zuppa di verdure mi trasborda e si sporca…l’unico vero rischio è che è talmente leggero che quando non c’è la pentola bisogna prestare molta attenzione a non farselo volare via! (qualche volta gli son corso dietro… 😎 )

  48. Ottimo sito e ottimi consigli! Costruito oggi, funziona benone (ho optato per un foro centrale largo da tappare con una vite) la prima volta l’accensione ha faticato e dopo poco si è spento… al secondo tentativo è andato tutto bene. Ho testato anche la sicurezza sul rovesciamento, in effetti non esce praticamente nulla se si rovescia da acceso, a patto che non abbiate esagerato a riempirlo (ho testato anche quello). Regge bene al vento, agli urti, al peso, in generale è affidabile. Leggera difficoltà ad accendersi al freddo e al vento ovviamente, ma con paravento e accensione dal basso o preriscaldamento con un accendino va benone! ancora complimenti e cordiali saluti.

    1. Grazie per il tuo commento… vedo che l’hai testato proprio per bene! Complimenti in particolare per i security-test! 🙂 Per l’uso all’aperto, il paravento è indispensabile, su questo non ci si scappa, ed in realtà darebbe grossi vantaggi anche a chi usa fornellini a gas, anche se ben pochi lo usano: ho visto gente metterci 20 minuti per far bollire un po’ d’acqua, che bastava un pezzo di carta alluminio ed avrebbero consumato un quarto del gas! Per l’accensione sono tutt’ora alla ricerca di qualche metodo semplice ed affidabile: l’accensione da sopra non è affidabile al 100%, quella da sotto se non la si fa con cognizione di causa rischia di trasformare il fornello per qualche decina di secondi in un lanciafiamme 🙂 …il sistema dell’accendino è molto pratico e sicuro però accorcia notevolmente la vita dell’accendino stesso… still work in progress! 😉

  49. Perfetto riuscito ! Un po’ di problemi ad accenderlo da sopra ma tutto sommato è ok ! A quando una guida per costruirne uno più grosso magari da un barattolo di fagioli ? 🙂

    1. Come scritto nelle “Domande frequenti”, fornellini di questo tipo possono essere fatti solo con contenitori d’ALLUMINIO, e non di latta (=ferro) come quelle solitamente utilizzate per i fagioli. Ma male che vada puoi sempre mettere due fornellini sotto la stessa pentola! 😉

  50. ciao
    complimenti per il sito veramente esauriente. il mio primo fornello costruito oggi seguendo passo passo la guida, funziona, ma al posto delle 16 fiammelle ho per più di un minuto una fiamma unica (come si vede in foto ma mi sembra durare troppo) e per il resto del funzionamento gruppi di fiamme simili a quelle dell’accensione, solo più basse. Sembra come “scarburato”. Può dipendere dai fori? (chiodino da 1.1mm) oppure dall’altitudine? (abito a circa 1000mslm.). Le fiamme hanno delle punte gialle di circa 3-4 cm .

    Grazie
    Giovanni

    1. Se hai rispettato le altre misure (tipo l’altezza del fornellino) potrebbero essere i fori leggermente troppo grandi. Oppure i fori potrebbero essere troppo orientati verso il bordino esterno rialzato, e la fiamma “sbattendoci” risulta meno “definita”: puoi provare a ri-infilare il chiodino su ciascun foro e ad orientare il foro più verso l’alto che verso l’esterno…

      1. grazie mille molto gentile. faccio alcune prove, ne rifaccio uno con i fori fatti a trapano e modifico questo col chiodino, e le scrivo i risultati. grazie ancora buona serata, Giovanni

  51. Molto bello proverò presto ! Una domanda: Se più alto di 3 cm fatica ad avviarsi come sarebbe possibile costruirne uno più capiente che duri diciamo il doppio ? Vorrei portare ad ebollizione più acqua per la pasta :). Grazie Mille in anticipo

    1. Con le lattine è un problema farne uno più capiente… La soluzione più semplice è semplicemente ricaricarlo una seconda volta a metà cottura, se si spegne troppo presto!

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  52. ma il cotone va cambiato ogni volta che si accende oppure resta sepre lo stess????? e poi l’alcool va messo dove ci sono i fori perche non all’interno dove ce il cotone ??

    1. Il fornello una volta chiuso non può più essere aperto, quindi il cotone non deve e non può essere cambiato ogni volta (leggi le “Domande frequenti”), e per questo stesso motivo il fornello va ricaricato dai fori. Buona costruzione! 🙂

  53. Provato e va molto bene, interessantissima l’intuizione per evitare la Pre accensione! Spiegazioni chiare e semplici. Bellissimo lavoro!

  54. Ottimo sito, comprese le tue esaurienti risposte nei commenti, grazie.
    Ho costruito un fornello funzionante al secondo tentativo. Il primo non funzionava, credo a causa di fori troppo piccoli e di troppo cotone. Tuttavia la nelle 3 prove che ho effettuato ho sempre dovuto riaccenderlo una seconda volta dopo un iniziale spegnimento (ne costruirò altri).
    Questo per informazione, la mia domanda è un’altra.
    Ho una pentola piuttosto stretta e alta, e secondo me l’insieme è poco efficiente, con le fiamme troppo vicine ai bordi. Sarebbe possibile costruire una versione con l’annello delle fiammelle più piccolo? Ad esempio con i fori sulla parte interna e non esterna del fondo della lattina?

    1. Ciao! Se hai bisogno di una fiamma piu’ stretta puoi fare un fornello utilizzando ad esempio le lattine della coca-cola (piu’ strette) e facendo i fori degli ugelli un po’ piu’ verso il centro, nella parte più alta della coppa, puntati verso l’alto; ne ho fatto tempo fa uno cosi’ con 12 fori e andava benone…

  55. Ancora complimenti per il sito; ho finalmente realizzato il fornello grande ma riscontro problemi con l’ accensione a cui sto lavorando… Il problema peggiore è che una volta acceso e in temperatura produce delle sfiammate, secondo te è normale? se no come potrei risolvere?

    1. A fornello ancora pieno è succeso anche a me che alcuni fornelletti facessero alcune piccole “sfiammate” (che poi spariscono con l’avazare della cottura)

      Il “problema” (che cmq non da particolari rogne) penso sia causato da bolle di vapori d’alcool che si formano sotto le linguette fatte per riuscire ad inserire una coppa dentro l’altra. Quando la bolla e’ grande e “scappa fuori” dalla relativa linguetta, causa lo “sfiammo”. Prossimo fornello che costruisci puoi provare a fare dei forellini sempre con la puntina sulle linguette in questione per dare uno “sfogo” ai vapori d’alcool e prevenire il fenomeno… tipo quelli che vedi su questa coppetta di fornellino: http://www.jureystudio.com/pennystove/jpgs/DSC04032.jpg

      Fammi sapere se così vedi miglioramenti!

      1. Dopo alcune prove, e alcuni fornelli, ho trovato una soluzione soddisfacente: ho seguito il tuo consiglio praticando dei fori nella parte laterale e poi i fori li ho fatti proprio sopra l’ anello rialzato del fondo. In questo modo non ho riscontrato alcuno “sfiammo” e con circa 20-25 ml ho avuto fiamma per 14 minuti. Vi allego le foto del riduttore che ho realizzato dal fondo di una lattina.
        https://imageshack.com/i/nafiiepj
        https://imageshack.com/i/n7xxnsj

    1. Il Clorexan incolore alcool isopropilico al 70%… percentuale troppo bassa per far funzionare bene il fornello (tralasciando che non contiene solo alcool e che alcool isopropilico e non etilico).

      Ti consiglio di fare un giretto al supermercato vicino casa e acquistare del buon alcool etilico al 90%!

  56. Ciao, ho costruito un forneletto ma mi da un problema! è un lanciafiamme più che un fornello!! non ho messo il cotone interno perché non ne ho a casa, i quattro fori al centro li ho sostituiti con uno grande tappato con una vite prima dell’ accessione, e non disponendo di alcool, ho usato il liquido zippo. risultato un unica fiamma enorme. Quale può essere il problema?

    1. Il combustibile che hai utilizzato è in pratica BENZINA, che è uno dei combustibili che ho esplicitamente vietato di utilizzare! 😉
      Scherzi a parte, questo fornellino va utilizzato SOLO con alcool etilico:denaturato a 90° o anche quello “buongusto” a 95°, purché sia alcool!
      La benzina ha un potere calorifico circa doppio dell’alcool, e hai mandato in sovrapressione il fornello; se fosse saltato il coperchio, poi, a causa dell’assenza del cotone (che serve da spugna, una specie di “cintura di sicurezza” del fornello) avresti rischiato un bel disastro!
      Morale della favola: prima di riprovare ad utilizzare il fornelletto, va al supermercato e compra alcool e cotone… 😉

  57. Complimenti ho costruito 2 fornelli e li ho utilizzati all’elefantentreffen caffe pronti in 5 minuti e acqua disponibile subito sciogliendo la neve.un ottima alternativa ai fornelli a gas che però col freddo non funzionano , e ai fornelli multifuel che a loro volta costano troppo.e soprattutto è una bella soddisfazione fare le cose da se Grazie mille e complimenti ancora .ciao

  58. Salve volevo innanzitutto farti i complimenti per la descrizione dettagliata. Essendo uno scuot ho provato subito a costruirne uno, a fine lavoro l ho subito testato e ho notato che il cotone si impregna di alcool ma quando tento di accenderlo la fiamma si spegna dopo 5\10 secondi, possibile che il problema sia per la mancanza d ossigeno? come posso risolverlo?
    Speranzoso di una tua risposta
    Marigliano.

    1. Semplicemente il fornallo non è andato in temperatura… prova ad utilizzare il sistema “E’ inverno ed il fornello non si avvia, cosa posso fare?” spiegato nelle “domande frequenti” ed in bocca al lupo! 🙂

  59. Grande! Ottimo, facile da realizzare ed efficace… mi hai pure salvato la cena! Non ho il metano, ho la bombola del gas che mi ha improvvisamente lasciato a piedi, ed ho cucinato sul neonato fornello!!!
    Tullia

  60. Un grazie per questa guida – chiarissima, peraltro.
    Dopo la lettura, in 20 minuti avevo un fornelletto ad alcol… diciamo buono. Alla prima accensione ho faticato un po’ a portarlo in temperatura, ma ora funziona benissimo. =)

  61. Ma che bello è????
    L’ho costruito anch’io, facilissimo grazie alla spiegazione super dettagliata, fori da 1 mm con il trapanino, lo so è superfluo, ma io sono un precisino 🙂
    Funziona subito al primo colpo, incredibile!!!
    Già costruito anche il supporto pentola, ma devo farne un altro per adattarlo meglio al mio pentolino
    Se per voi escursionisti è piacevole bere qualcosa di caldo, non potete immaginare quanto sia piacevole dopo che si è stati 8 o 9 ore in grotta a 4 gradi con umidità del 98%!!! Ebbene si, sono speleologo ed il tuo fornellino finirà presto in grotta!
    Grazie di cuore per aver condiviso la tua esperienza con tantissimi preziosi consigli.
    Ora voglio sperimentare, voglio provare a farne uno più piccolo con le lattine nuove CocaCola e fori da 0.8 mm

    1. Caspita, un bel collaudo in grotta è proprio un test che ancora mancava al nostro caro fornelletto! Grazie per il tuo messaggio, mi ha fatto molto piacere leggerlo, e buone sperimentazioni! 😉

    2. Innanzitutto complimenti per la realizzazione, davvero ben fatta anche la descrizione!
      Ho appena realizzato e testato il mio fornello e ho riscontrato due problemi:
      1) Dopo l’accenzione il fornello fa le fiamme irregolari, probabilmente dipenderà dal fatto che ho usato un chiodino e non una puntina quindi i fori sono un pò diversi l’uno dall’altro, confermi?
      2) la fiamma dura poco, in 5 minuti il fornello si è già spento, da cosa può dipendere? ho utilizzato lana di vetro recuperata da un vecchio frigo per imbottire, e risulta leggermente compattata prima di chiudere i due gusci.

      grazie in anticipo!

  62. Mi hai fatto ricordare un periodo della mia vita, circa vent’anni, di turnista.
    Il mio capo turno, andando in pensione, mi lasciava il fornelletto in dotazione per continuare a farci il caffè, thé e camomille. Grazie a te e al mio collega che adesso mi guarda da lassù.

  63. Ciao, grazie mille per questa tua spiegazione su come costruire il fornelletto, è davvero ben fatta 🙂 !!! Io però ho un problema, ho seguito in modo preciso le istruzioni ma purtroppo già al 4 tentativo fà un cosa strana, nel senso che dopo la fiamma informe si iniziano a spegnere alternativamente vari lati (e non esce dagli ugelli, è ancora informe) fino a che la fiamma non compie dei giri molto veloci passando da un buco all’altro molto velocemente…e infine si spegne!!! ho letto e fatto tutto penso bene, ma il dubbio è sul cotone, può essere che ne ho messo troppo o troppo poco? O può essere la temperatura (anche se te per l’accensione da sotto parlavi di 0 gradi…per ora da me ce ne son 10/15)? Grazie mille in anticipo, spero di risolvere 🙂

    1. Ciao! Prova l’accensione “invernale” (da sotto), e vedi se almeno con quella parte; altrimenti solitamente vuol dire che o hai sbagliato le dosi di cotone, o il fornello è più alto di 30mm (l’hai misurato dal piano del tavolo?) o i fori son più piccoli del dovuto… 😐
      C’è cmq sempre la soluzione di scolarsi altre due birre e riprovarci! 😉

      1. Ok, grazie!! proverò così!!si le misure son tutte corrette e misurate dal piano del tavolo, proverò con varie dosi di cotone e con l’accensione da sotto allora 🙂 oppure anche allargando i fori, che però ho fatto con la puntina da disegno, quindi dovrebbero essere standard :/ Sperem!!! grazie ancora!!

  64. Ciao,
    è stado davvero un piacere trovare il tuo sito!
    Dopo parecchie esteti passate a sperimentare fornelletti autocostruiti e qualche ustione, sono soddisfatto di trovare indicazioni per rendere sicuro, pratico e leggiero(con grande piacere della mia schiena) il fornelletto.
    Io ho aggiunto alcune cose:
    – ho usato un coperchio di una scatola di biscotti rovesciato per isolare ulteriormente il fornelletto dal suolo, per evitare il rischio di appiccare fuoco all’erba se non ci sono altri punti in cui posizionarlo.
    – ho usato per il reggi pentola vecchi raggi rotti di biciclette, così non è necessario rompere un appendino e sono più robusti
    – ho agginto un secondo fornelleto identico al primo nel caso fosse necessario fare cotture più lunghe senza interrompere la fiamma per lunghi momenti e per evitare di ricaricare il fornelletto se è ancora caldo.
    Ti ringrazio di cuore per le tue indicazioni chiare e precise e per aver messo a disposizione la tua piccola ricerca a chiunque!!!!
    Giornate serene!

    1. Grazie x i complimenti, sono sempre apprezzati!
      Ottime anche le tue “aggiunte”, grazie per averle condivise! Il mio fornello, per semplicità costruttiva, è volutamente “minimale” (per quello è composto solo dall’ “indispensabile”) ma chiunque condivida le proprie evoluzioni ed i propri optional è il benvenuto! 🙂

  65. Ti ringrazio infinitamente per aver condiviso la realizzazione del tuo fornello! L’ho costruito ieri sera con grande semplicità grazie alla guida dettagliatissima! Sono già al terzo utilizzo, prima accensione “a vuoto” per verificare il corretto funzionamento, poi l’ho testato con un risotto in bustina (2 porzioni in 500ml di acqua), è venuto benissimo! (6 min per portarlo a bollore, ed 8 per continuare la cottura, 27 gr di alcool etilico sono stati sufficienti per 15 minuti di fiamma, forse il mio consuma un po’ di più rispetto ai consumi indicati).. ed infine stasera mi ci son fattto una camomilla.. si è dimostrato davvero un fantastico oggetto, non vedo l’ora di provarlo all’aperto!!! Grazie ancora

    1. Vedrai che mangiarsi un bel piatto fumante durante una passeggiata (magari davanti ad un tramonto in mezzo ai monti) è un’esperienza stupenda… grazie dei complimenti e fanne buon uso! 😉

  66. fatto, ma forse a causa dell’alcool svampito (era aperto da mesi) non fa che una fiamma debole, invece provato con il combustibile da accendini va come una locomotiva (a vapore), puzza un pò, ma fa una bella luce gialla che di notte fa compagnia come un fuoco da bivacco.

    1. Ciao Mauro! Il combustibile degli zippo è +o- benzina, ed il suo uso nel fornellino è potenzialmente pericoloso, dato che la benzina ha tendenze “esplosivie” decisamente superiori all’alcool denaturato! Sinceramente te ne sconsiglio l’utilizzo… meglio che vai al supermercato e compri una bottiglia nuova di alcool a 90°! 😉

      1. Si, ho provveduto e funziona, ho trovato in rete dei fornellini simili “Industriali”, e ho notato l’assenza dei 4 forellini centrali, che in effetti sembrano utili solo al riempimento che però avviene bene anche dalla corona esterna, voglio provare a farne uno più capiente, alto 4cm e senza i fori centrali, poi ti racconto.
        Ciao e grazie per l’ottima idea.
        Mauro

  67. Ciao sei un grande, ho costruito questo fornello perchè mi è sembrato uno dei migliori tra quelli che ho visto, la realizzazione è spiegata in maniera eccellente. Bravo!!!

  68. Ciao!!! Progetto fantastico e istruzioni chiarissime! Costruito, testato e … cucinato (in casa ancora purtroppo)! ma non potevo aspettare! va benissimo, alla grande!

    Solo una domanda, Visto che vivo in Olanda l’alcool che trovo qua, oltre ad essere molto costoso non ha coloranti anche se é al 96% (sono sicuro che ha delle schifezze cmq). Una volta in Italia usando il classico alcool da farmacia avró una performance diverse?

    Thanks for sharing!

    Ciao,
    Francesco

    1. L’alcool denaturato italiano ha 90%, avrai quindi prestazioni leggermente inferiori ma dubito che te ne accorgerai! 😉
      In alternativa c’è sempre l’alcool alimentare “buongusto” a 95° che però costa 10 volte tanto… Da prendere in considerazione più che altro se ti desse fastidio il profumo dell’alcool denaturato, più che per le differenze di performance!

  69. Ciao! innanzitutto bravissimo per il progetto e per l’ingegnosità che sci hai messo la tua guida è la migliore perchè ne ho trovate tantissime che facevano a dir poco cagare… cmq l’ho costruito e non so come fare per accenderlo che faccio lo riscaldo un pò sotto oppure prendo un pezzo di carta e sfrtuttando l’acool rimasto in superficie lo accendo?
    – c’è la possibilità che mi scoppi in faccia ?

    1. Hai seguito le istruzioni per la “Prima accensione” (che spiegano l’accensione da sopra”?
      Se quella non ha funzionato, prova l’accensione “invernale”… alcuni fornellini un po’ sfortunati partono solo con quella.
      In anni di uso fornelli in faccia non me ne sono mai scoppiati, basta che segui tutte le precauzioni che ho elencato (tipo quella di non ricaricare un fornello ancora rovente)
      Per l’accensione NON fare come spiegato in un noto video su youtube, dove il tizio tiene in mano il fornello pieno d’alcool riscaldandone il fondo con l’accendino… penso sia la maniera più “pratica” per correre dei rischi… 😉

      1. Io non lo ho mai acceso per paura ce mi scoppiasse in faccia ma se prendo tutte le precauzioni come hai detto tu allora non corro rischi

  70. Complimenti. Ti chiedo cortesemente in base alla tua esperienza qual’è la distanza esatta tra superficie superiore di un bruciatore e la base inferiore della pentola affinchè si attui una combustione completa con il massimo del calore sviluppato. Scusa il disturbo e grazie della collaboirazione. ciao, Alberto.

  71. ciao ho costruito 4 fornelli ad alcool, tre sono buoni il 4 purtroppo ha ceduto sui lati.Di questi 3 due sono misure standard da lattina di birra diciamo e uno invece è misura delle nuove lattine di coca cola, devo dire che tutti e tre funzionano molto bene, ommeglio fanno il loro lavoro.
    Quello piu piccolo consuma meno e ha i fori piu piccoli (puntina da disegno) gli altri due hanno i fori piu grandi, ho usato un minitrapano da modellismo…unica pecca tendono a fare il “fiammone” centrale e non escono le fiamme proprio dai buchi laterali ma sembra che escano da lo spazio tra le due lattine diciamo…però funzionano.
    Con un 50 ml di alcool tengono sui 20 minuti poi iniziano a indebolirsi.
    Cmq gran bel sito, bella idea e istruzioni chiarissime.
    Ti ringrazio
    un saluto Oscar

    1. Nel prossimo fornello che costruisci con le lattine grandi (ti fermerai mica a soli 4 fornelli, vero? 😉 ) prova a fare i fori sempre con la puntina, vedrai che otterrai una bella fiamma anche su questi!

  72. l’ho fatto, funziona a perfezione, ho speso 88 centesimi invece che i 15 euro che ci sarebbero voluti per comprare una spiritiera! sei un genio, grazie!

  73. Ottima spiegazione e davvero un’ idea geniale!Unica domanda: la larghezza degli ugelli influisce sulla durata della fiamma?

    1. Tendenzialmente fori più piccoli = fiamma più piccola che dura più a lungo, fori più grandi = fiammone che però dura meno. Per iniziare e non avere sorprese ti consiglio cmq di mantenere i diametri consiglati, potresti trovarti con un fornello che fa fatica ad avviarsi o altro! (leggi i “problemi frequenti”)

  74. sito molto bello e spiegato molto bene.GRANDE!!!
    mi chiedevo se secondo te può sostituire un fornellino a gas durante un cammino di 6-7 giorni con più pranzi al giorno
    grazie

    1. Di solito nelle mie escursioni porto 100ml di alcool al giorno (che sono 80gr) per due persone: come spiego nella pagina “Set completo”, mi basta per colazione, cena, thè della nanna ed un altro paio di usi (ad es: thermos da 0.5 litri, pranzo, o accendere la stufa nel bivacco).

      Con questo tipo di uso per un’uscita da 6 notti il fornello ad alcool è ancora un’alternativa conveniente. Oltre le 6 notti, in un’ottica di risparmio peso, può convenire invece il fornello a gas, dato che il combustibile ha una migliore resa termica (vantaggio che riduce se però si tiene conto anche del peso della bombola vuota e del fatto che con le bombole non puoi portarti dietro esattamente quanto combustibile ti serve).

      Ma anche quando si opta per il fornello a gas, un fornellino ad alcool “di scorta” e un po’ d’alcool può sempre far comodo come “backup”, se il fornello a gas desse problemi, o se la bombola di gas che ci si porta dietro basta “a pelo” e non si vuole portarsi dietro una pesante bombola piena di scorta.

    1. …Mitico! 🙂 🙂 🙂 🙂

      Son convinto che scout e fornellino ad alcool siano un’accoppiata davvero vincente: fai-da-te, economico, leggero, ecologico (sia nella sua fabbricazione, dato che usa materiali di recupero, che nel suo utilizzo, dato che non “produce” bombolette di gas vuote da smaltire durante la sua vita)

      Spero diventi un compagno stabile delle vostre uscite!

  75. Ciao, molto ingegnoso, dettagliato e ben fatto. La prima cosa che faccio domani mattina (tra qualche ora). Avrei qualche domanda:
    1) Se riduco il numero di fori (invece di 16 ne faccio 8, o 4) il risultato qual’è?

    2) Quando dici che con fori più grandi l’alcohol brucia più velocemente, significa anche che la fiamma è più calda?

    3) Ho dei barattoli che sono molto bassi, ma abbastanza larghi. Quale tipo di risultati potrebbe avere?

    Grazie in anticipo.

    1. Ciao! Ho appena aggiunto una sezione “Problemi frequenti” dove dovresti trovare risposta alle domande 1) e 2)…relativamente alla 3), dipende da che barattolini usi, se sono in alluminio e se hanno le giuste dimensioni… diciamo che ottenere cmq un fornello pressurizzato funzionante da dei nuovi contenitori al primo colpo è improbabile…
      Ti invito a seguire il consiglio che ho messo nella nuova sezione: se è il tuo primo fornellino, costruiscilo seguendo alla lettera le istruzioni… fatto il primo, poi sbizzarrisciti pure! 😉

  76. Ciao! L’ho costruito con 2 lattine della mitica Guinness e funziona alla grande! Davvero super ingegnoso, idea mitica! Avrai un mio pensiero ad ogni bivacco con polenta calda! 🙂
    Francesco

  77. Veramente un’idea geniale…sono rimasto stupito…ho fatto il fornellino e va che è una meraviglia….ho voluto provarlo subito a casa facendomi un thè…e la mia compagna mi guardava come se fossi pazzo…ma il thè era buonissimo..che soddisfazione..ora lo voglio provare in azione…..volevo chiederti una cosa come pentola è meglio di ferro o di allunìminio e di che circonferenza??grazie posto le foto (non sono un granche le ho fatte con il cell..spero cmq di farti cosa gradita..ciao..)
    http://imageshack.us/g/1/10069268/

    1. Quando, durante un’escursione, le preparerai un bel piatto fumante, vedrai che ti guarderà con ben altri occhi! 😉
      Grazie per avermi mandato le foto, è sempre un piacere vedere che il tempo che ho dedicato a fare questo sito dà i suoi frutti!
      Fra ferro e alluminio assolutamente meglio alluminio (più leggero e conduce molto meglio il calore), l’ideale se vuoi cucinare è una gavetta bassa e larga (vedi la pagina “Set completo”) perché assorbe meglio il calore del fornello; ti consiglio questa: http://www.decathlon.it/gavetta-alluminio-1-persona-id_8001708.html (è indicata per 1 persona ma ci puoi cucinare anche buste di zuppa/risotto per due persone); oppure se vuoi stare “comodo” la versione da 2 persone

  78. Ottima guida! è il miglior fornello che abbia costruito fin ora!
    Qualcuno conosce un sito che spiega come fare gli accessori? 😀

  79. Ottimo tutto ! progetto e spiegazioni in 1 ora e 15 min ho realizzato fornello e accessori e funziona tutto perefettamente. Grazie
    Tiziano

  80. Ciao, costruito e provato, appena inizia a sentirsi il sibilo della pressurizzazione, la fiamma iniziale si spegne e i getti laterali non riescono ad accendersi.
    Sembra che l’alcol non sia abbastanza caldo da continuare a bollire o in alternativa sembra che il getto dagli ugelli possa essere troppo veloce per accendersi alla prima botta.

    Ho provato ad usare una specie di metodo invernale come consigli tu, ma ero in casa e ho semplicemente acceso da sotto un accendino bic per riscaldare il tutto, mentre la fiamma di accensione andava. In questo modo parte.
    Le misure sono precise, i fori fatti con puntina

    Forse ho messo troppa ovatta ma non credo..
    L’unica che mi viene in mente è che non c’é tenuta nell’anello esterno e tiene poco alcool nella “cintura” di accensione e non riesce a riscaldarsi.
    La prova era in casa, quindi con temperature di 20 C, alcool del tipo giusto. Costruzione da singola lattina.

    Che potrà essere che non lo fa partire da solo?

    1. Ciao! qualche domanda:
      – tenti di farlo partire coi 20-25ml di alcool “canonici”?
      – quanto dura la fase iniziale?
      – Se quando muore poi riprovi ad aggiungere un goccio d’alcool sopra e a riaccenderlo, al secondo tentativo parte?
      – Quando riesci a farlo partire (riscaldandolo da sotto) poi fa una buona fiamma o ti sembra debole?

      1. Ciao!
        25 ml misurati con siringa 🙂
        La fase iniziale dura circa un minuto, ho provato ad aggiungere alcool dopo lo spegnimento della fiamma “pilota” ma dopo un paio di aggiunte, visto che non partiva da solo ho provato il metodo invernale.
        Quando parte é perfetto…

        In ogni caso é un oggettino molto bello, complimenti…

        1. Non so cosa dirti, a vederlo sembra davvero fatto a regola d’arte!

          Posso solo consigliarti di usarlo sempre con accensione da sotto (portandoti dietro un “piattino” tipo coperchio sottaceti, dove buttare poche gocce d’alcool per il pre-riscaldamento), e appena recuperi altre lattine vuote provare a costruire la versione fatta coi fondi di due lattine (stracollaudata) invece che la versione a lattina singola (meno diffusa)

  81. ok, scusami, non avevo capito! l’altezza dal piano del tavolo è 3,8 cm! Ho capito che cosa ho sbagliato! Misurando i 2 e 3 cm per le due parti, nn ho contato il fondo delle lattine, che mi ha aggiunto 0,8cm! Sono stato proprio uno scemo, facendolo non ho letto con adeguata attenzione la guida! Chiedo umilmente scusa a tutti per la domanda fatta senza ragionare! Appena riesco a trovare un po’ di tempo lo accorcio di 0,8cm! grazie mille per la disponibilità! 🙂

  82. Ottima guida e idea geniale! Ho provato a costruire il fornello ma dopo la fiamma iniziale, si spegne con un leggero sibilo. Agitandolo si sente l’ovatta imbevuta d’alcoolma proprio nn riesco a farlo partire dopo la fiamma iniziale! mi potresti dare qualche dritta?

    1. dimenticavo… l’ho usato su un tavolo con temperatura abientale di 23° C dentro casa, percio nn credo sia il freddo… ho provato a scaldarlo prima con una fiammella sotto, ma niente…
      Grazie in anticipo per l’aiuto!

      1. Se fai l’accensione “da sotto” (vedi FAQ per uso invernale) si avvia?

        Le dimensioni (altezza dal tavolo etc) e la costruzione (N. fori, diametro…) sono identiche a quelle spiegate nella guida? In caso affermativo, forse hai messo troppo/troppo poco cotone all’interno del fornello..

        Cmq se carichi una foto del fornello su imageshack.us/ e metti qui il relativo link mi è più facile capire la possibile causa del problema… bye!

        1. ecco il link della foto: http://imageshack.us/photo/my-images/163/dsci0259.jpg/ Ho seguito con precisione le istruzioni come consigli tu per la prima realizzazione, cioè 16 fori esterni+ 4 centrali, 3cm altezza lattina esterna e ho messo come hai indicato in uno dei post un batuffolo di cotone nn compresso che usciva di mezzo cm dal bordo della lattina con i fori. Comunque, immaginando che nn si scaldasse abbastanza da far evaporare l’alcool, ho provato a scaldarlo su un fornello della macchina a gas col fuoco al minimo per qualche secondo, quando ho sentito che l’alcool bolliva ho avvicinato un fiammifero a uno dei fori e con un attimo di difficoltà si è acceso, quindi ho spento il fornello e ha continuato a funzionare perfettamente, anche se con fiamme piu piccole rispetto alle tue foto, ma mi ci sono fatto tranquillamente una tazza di thé. Pero alla fine non ho riprovato la procedura che indichi tu, poichè purtroppo avevo molto da fare… Grazie mille per la risposta pronta!

          1. Mumble… una foto vale più di mille parola! Il fornello esternamente sembra ok, però così “ad occhio” il fornello mi sembra più alto di 30mm: puoi misurare l’altezza totale del fornello partendo DAL PIANO DEL TAVOLO?

  83. Complimenti per la guida: è dettagliatissima e evita di doversi fare l'”esperienza a suon di sbagli”, perchè buona parte delle prove e degli sbagli li hai già fatti tu al posto nostro.

    Tuttavia l’ho un po’ personalizzato:

    1) per ora ha solo 8 buchi, fatti con un chiodino anzichè con una puntina da disagno. Questo forse è la causa delle fiamme troppo lunghe. CHe dici?

    2) per la ricarica ho fatto molti più buchi e molti più vicini, chiudendoli poi con una monetina (il famoso “penny” visto su internet)

    3) il supporto è una tragedia. L’unico fil di ferro trovato è un avvolgimento di un grosso trasformatore, ma è di rame e quindi è più debole a parità di diametro.

    4) il riduttore di fiamma temo funzioni solo in funione con la pentola sopra. Quindi è anche un funzione alla distanza tra fornello e pentola. Altrimenti ho visto un tizio che ha usato un disco al quale ha fatto una apertura solo su 1 terzo della sua superficie.

    Ho una domanda: ma smetterà di fare puzza quando tutta la vernice della lattina sarà bruciata?

    Il video (mosso) in varie fasi. In ultimo a fiamma stabilizzata (ma alcol quasi finito perchè ne avevo messo pochissimo).

    1. Ciao!

      Complimenti per aver mandato il video, anche se mosso vale in ogni caso più di mille parole! 😉

      La variazione di numero e diametro dei fori va a modificare gli equilibri di feedback termico fiamma -> evaporazione alcool e di pressione dei vapori, col risultato che spesso succede di trovarsi con fiamme troppo alte/troppo barre/poco pressuruzzate etc. Di soltio consiglio, al primo tentativo, di fare la versione “originale” che è ben testata e poi di darsi alle personalizzazioni. Ho buttato un sacco di fornelli prima di farne uno che mi soddisfacesse! 😉

      Per i fori di ricarica, preferiscano che siano non più di un quarto rispetto al numero degli ugelli per evitare che troppi vapori escano dal centro invece che dai lati… il penny c’è chi lo mette, io l’ho provato a suo tempo ma ho verificato che su fornelli di questo tipo (con “spugna” interna) che ci sia o non ci sia non cambia i tempi di ebollizione, quindi per sempllificare al massimo la costruzione l’ho tolto.

      Sul riduttore di fiamma, confermo quanto da te detto: funziona solo finché c’è la pentola! Il riduttore del video di stefano invece funziona anche senza pentola, però a differenza del mio non è regolabile…a ciascuno la scelta! 😉

      Per l’odore, in genere nel giro di un paio d’usi quello che può bruciare brucia… forse però il tuo fornellino ha gli ugelli che puntano troppo verso l’esterno, contro la parete laterale… ptrebbe essere la causa del surriscaldamento del fornello e quindi dei cattivi odori…

      Buon proseguimento di sperimentazioni!

  84. ciao ti volevo chiedere se al posto del cotone idrofilo posso usare un pezzo di spugna gialla (quelle spontex alte 2 cm per lavare i piatti) senza la parte verde abrasiva. in questo modo eviterei di sbagliare a dosare la giusta quantità di cotone, che ne dici ?

    1. Purtroppo no, non si può utilizzare alcun materiale sintetico, perché colerebbe all’istante.
      In alternativa al cotone puoi utilizzare (fra i materiali “diffusi”) lana di vetro/roccia; cmq il cotone non è poi così difficile da “dosare”! 😉

  85. ciao a tutti e complimenti x questa idea!
    stavo pensando, se uso un pezzo di stoffa al posto del cotone?
    un pezzo di maglietta x esempio o di lana o qualsiasi altro tipo di tessuto……….. andrebbe bene lo stesso?

    1. Ciao Wild!
      Mai provato, potrebbe funzionare però non penso vi siano vantaggi rispetto al comune cotone idrofilo, che di sicuro è più “assorbente” dei tessuti! Il primo fornelletto consiglio sempre di farlo seguendo le istruzioni alla lettera… poi lanciati pure in sperimentazioni varie! 😉

  86. Salve!
    GRAZIE per la Tua guida! Davvero COMPLETA!

    Avrei 2 domande da porti…
    1) non capisco il motivo del batuffolo al suo interno… una volta acceso il fornellino, non si incenerisce??? A cosa serve dunque? Cosa succede se non si mette?

    2) i fornellini in vendita, non hanno nulla al loro interno, nè il cotone, nè il cilindro metallico che molti inseriscono al suo interno…Perchè invece altri lo hanno?

    Ho le idee parecchio confuse… *_*
    My mail is —> pomiciri [chiocciola] libero [punto] it

    1. Il cotone non è indispensabile ma serve da “cintura di sicurezza”: prova a pensare a cose può succedere se durante l’uso il fornello si rovesciasse o esplodesse (non mi è mai successo, ma se succedesse…): se l’alcool non è “imprigionato” dentro ad una “spugna” potrebbe essere un problema…la sicurezza prima di tutto!
      Il cotone, non entrando a contatto con l’aria, non brucia, al max si annerisce leggermente in superficie e stop…ho un fornello che uso da due anni e quando lo riempio di alcool il cotone fa ancora benissimo il suo effetto “spugna”; se non ti fidi puoi cmq utilizzare lana di roccia.

      Il cilindro metallico interno, mentre è indispensabile nei fornelli “aperti” (dove separa la camera centrale aperta da quella esterna pressurizzata), nei fornelli “chiusi” (pressurizzati) molti lo mettono cmq (ben bucherellato), ma secondo me in questo caso non ha sinceramente senso di esistere…

      1. Ti ringrazio per la Tua disponibilità nonchè per la completezza della risposta: ora è tutto più chiaro sul suo funzionamento.

  87. Ciao! Mi appresto a costruire il mio primo fornello grazie alla tua guida, ma ho letto che l’assorbimento dell’alcool è un po’ lento..

    M chiedevo: sostituire i 4 fori al centro con uno i due larghi a sufficienza da fa entrare il becco di una siringa senz’ago comprometterebbe il flusso d’aria/ gas secondo te? Renderebbe la ricarica molto più pratica!

    Ancora grazie per la guida e complimenti per l’idea e per il dettaglio nelle spiegazioni 😀

      1. Con un foro solo viene una fiamma centrale piuttosto alta, circa 8-10cm, peccato perché ovviamente a riempirsi ci metteva la meta 😦

        Una domanda.. L’alcol bruciando lascia tracce rosa, è normale o è indice di un alcool di pessima qualità?

  88. Ciao, prima di tutto volevo farti i complimenti per il sito! è spiegato tutto molto bene!
    Quest’estate ho costruito due fornellini da utilizzare durante la mia vacanza in montagna.
    Ho seguito le tue istruzioni e funzionavano molto bene ma dopo qualche giorno di utilizzo hanno cominciato ad avere problemi: dopo aver caricato l’alcool ed aver acceso il fuoco, si alzava la fiamma iniziale (quella alta) ma poi si sentiva un sibilo e si spegneva tutto.
    Agitando il fornellino si poteva sentire il cotone zuppo di alcool ma non prendeva fuoco.
    Ho controllato che i fori non fossero ostruiti, ma era tutto a posto. Ho ipotizzato che potesse aver preso umidità (usavo il fornello sul prato nei vari campeggi) ma non ne sono sicuro.
    Per caso sai o puoi immaginare a cosa fosse dovuto questo malfunzionamento?

    In rete ho trovato anche questo video illustrativo: http://www.dailymotion.com/video/x69z0b_how-to-make-a-soda-can-stove_school?start=668
    E’ un po più elaborato e non viene usato il cotone. Cosa ne pensi?

    1. Se lo riprovi adesso, in pianura e al caldo, torna ad avviarsi?
      Leggi le domande frequenti, e prova ad utilizzare il metodo spiegato in “E’ inverno ed il fornello non si avvia, cosa posso fare?”, così funziona?
      Per l’ultima domanda, leggi sempre nelle domande frequenti la sezione “Molti dei fornelli fatti con le lattine che ho visto in internet sono “aperti” al centro, il tuo invece è chiuso…quale va meglio?”
      Bye!

  89. ok. per il primo quesito ti ridico: a volte le fiammelle degli ugelli fanno qualche scatto improvviso (la fiamma si affievolisce per poi tornare di colpo allo stato normale). poi perche quando ho incastrato le due coppe, la coppa interna si é leggermente malformata in superficie. spero di aver reso l’idea

    1. Che sfiammi un poco ad inizio funzionamento può succedere e non ha controindicazioni… poi si assesta. Per la deformazione, magari un secondo, fatto con più esperienza, può darti risultati migliori!

  90. ciao sn ancora io. ti dico subito che mi sa che lo rifaccio, perché quando ho infilato le due coppe si é creata una maleformazione nella coppa interna, il che crea degli scatti improvvisi delle fiamme che s me piacciono poco.
    seconda cosa, circa QUANTi grammi di cotone devo mettere tenendomi alle giuste misure delle coppe? rispondi a tutti e due i questiti x favore. grazie ciao:)

    1. Ciao! Sulla prima cosa non ho capito qual’è la domanda 😉 cmq può essere che rifacendolo venga meglio… sulla seconda non ho bilance sottomano (e forse non sarebbero abbastanza sensibili, dato che pesa nulla); ti posso dire che devi prendere una quantità di cotone tale che NON COMPRESSO occupi il volume della coppa interna sbordando leggermente (tipo mezzo cm, come nella foto)

  91. Articolo molto interessante per chi fa campeggio , fatto , funziona subito.
    Continuerò a seguire l’argomento. Grazie ancora Maurizio65

  92. ciao, ascolta ho avuto un’idea, se tappavo i buchini al centro con una moneta dopo venivano alimentate solo le fiammelle dei buchi esterni, e così è stato, ora funziona come un’orologio svizzero (a parte qualche fiammella deformata) 😉

    1. Bene, son contento che alla fine hai risolto! A suo tempo avevo fatto delle prova con o senza moneta, ed a me era successo invece che dei fornellini funzionavano meglio senza! 😉
      Cmq in generale i tempi per far bollire mezzo litro d’acqua con o senza moneta non cambiavano, quindi se a te va meglio con, non ho controindicazioni! Ora dà un occhio alla sezione “ricette” e pensa a come mettere bene a frutto l’oggettino che hai costruito! 🙂

  93. ciao sono ancora io, ti riassumo le mie due opzioni: o che quando incastro le lattine la coppa esterna si spezza in due, o se riesco ad incastrarle il fornello nn si accende mai a dovere! IO NON SO DOVE SBATTERE LA TESTA!

    1. Per il problema dell’infilare una lattina nell’altra, oltre ai consigli che ti ho già dato, puoi provare a raffreddare la coppetta interna in freezer per qualche minuto e riscaldare la coppetta esterna sul fornello per pochi secondi appena prima di infilarle una nell’altra: dovrebbe aiutarti nell’operazione.
      Per il problema dell’accensione, prova con l’accensione “da sotto” e fammi sapere se almeno così parte. (vedi “Domande frequenti > E’ inverno ed il fornello non si avvia”)

  94. Ho creato due fornelli consultando queste istruzioni. Il primo utilizzando una lattina in alluminio stretta, quelle della Coca-Cola per intenderci, il problema è che quando lo accendo dopo la grande fiammata iniziale la fiamma da un ugello passa a quello successivo (un bel effetto scenico non voluto), il tutto dura al massimo 5 o 6 secondi. Per costruire l’altro fornello ho utilizzato una lattina come la tua, qui il problema è ben più grave: non si accende proprio! quali possono essere le soluzioni? Inoltre: se io pratico dei fori anche sulla parte interna del fondo dici andrebbe meglio?.

    1. Prova con entrambi l’accensione “da sotto” e dimmi se almeno così si avviano; verifica inoltre che le misure siano esattamente quelle indicate (se l’hai fatto più alto potrebbe non funzionare!); all’interno, i 4 fori che hai messo dovrebbero bastare, se ne metti troppi rischi che vadano a scapito dell’anello esterno… non ci metterei troppo le mani! Per i fori hai usato la puntina o qlc di più stretto? Può essere che hai pressato troppo il cotone all’interno?

    1. Si:
      “utilizzate solo alcool etilico denaturato a 90° (quello “rosa” che si acquista nei supermercati nel reparto dei prodotti per pulizia; attenti che non abbia gradazione inferiore, il fornello funzionerebbe male)”
      (Tratto dalla sezione “La prima accensione”)

  95. Maaa…. è solo una mia impressione o le lattine di heineken si sono trasformate in lattine di birra castello?

  96. Complimenti!! Era da tempo che mi interessava un fornelletto ad alcool ed eccolo qua!! Non ho neanche dovuto comprarlo!!
    Grazie!

  97. Innanzitutto ti faccio i miei complimenti, ho letto tutto con entusiasmo e non vedo l’ora di provare a realizzare il mio fornelletto!!!
    Vorrei però chiederti un informazione…(sperando di non risultare esagerata)
    Mi è capitato più volte di ritrovarmi a fare patatine fritte tutta la notte in feste estive all’aperto…non conoscendo altri metodi, mi armavo di fornelletti da campeggio che, se li lasciavo continuamente a fiamma alta per poter sempre sfornare patatine fritte al momento in cui me le chiedevano, ogni 2 o 3 ore mi terminava la bomboletta…mentre se ogni volta spegnevo il fuoco poi mi ci voleva troppo tempo per portare ad ebbollizione l’olio e friggere nuovamente le patatine!!
    Così, scoprendo questo fornelletto “fai da te” ho pensato: è la svolta!
    Poi però leggendo le tempistiche di durata della fiamma mi sono un po’ scoraggiata, ma pensavo comunque di provare a chiederti quest’informazione… è possibile secondo te fare qualche fornelletto di diametro più largo, che possa quindi contenere più cotone e durare magari anche un oretta? Se sapessi che la posso realizzare, me ne farei due o tre di modo che quando ne esaurisce una, posso utilizzare le altre due, e nel mentre lasciar freddare le altre, e con questa rotazione avrei risolto il mio problema e potrei friggere patatine tutta la notte!!!
    Spero che potrai dedicarmi 10 minuti per un consiglio, ma mi aspetto anche un “non credo di poterti aiutare” in ogni caso, grazie del tempo che avrai dedicato a leggere la mia richiesta! Clara.

    1. ciao clara! Grazie per i complimenti! 😉
      allora… lattine in ALLUMINIO più larghe non ne esistono… e fare il fornello semplicemente più alto poi non funziona più (vi sono delicati equilibri di feedback termico da rispettare nel dimensionamento del fornellino…); si potrebbe provare a fare qlc con ad esempio le scatole grandi di pappa per gatti, ma partire col primo fornello a fare sperimentazioni lo sconsiglierei, di solito bisogna fare un po’ di tentativi prima di farne uno che funzioni bene! 😉
      Se il fuoco non ti serve che sia sempre “a palla”, ma magari fra una cotta ed un’altra ti basta tenere l’olio in calda, puoi provare ad usare il riduttore di fiamma, che aumenta notevolmente la durata della fiamma

      1. Infatti come già pensavo, mi faccio questo piccolo fornelletto seguendo i tuoi dettagliatissimi consigli, che anche se non si tratta di friggere patatine tutta la notte, è comodissimo anche per cuocere piccoli pasti, senza parlare della soddisfazione nel far cuocere un pasto con un fornelletto fatto con le proprie mani!!!
        Poi se, una volta che so come funziona il più piccolo, troverò qualche latta più grande proverò a cimentarmi nella realizzazione di quello più grande…
        Grazie mille per la risposta, ciao e buona sfornellata! =P

  98. Ciao ho provato a fare due fornelli, il primo si accande subito, il secondoche ho fattodevo accenderlo o da sotto o devo insistere più di 5 6 volte rimettendo sempre l’alcool ai bordie un pò al centro.
    Dove ho sbaglito? Forse ho messo troppo o poca ovatta?
    Complimenti sia per il sito, sia per il fornello, e ai scritto tutto passo passo con delle spiegazioni fantastiche.

    1. Il secondo è identico al primo come dimensioni? Se l’hai fatto più alto, quello può essere il problema… Oppure può essere che hai messo troppa imbottitura, o che c’è qualche perdita da qualche parte (ma una volta che finalmente parte dovresti accorgertene…)
      Per riavviarlo, cmq, cerca di mettere alcool solo nella corona esterna, parte meglio! E grazie per i compliementi! 😉

      1. Grazie per la risposta, quando parte sembra che le perdite non ci sono perchè la fiamma si vede solo dai buchi, le misure sono precise alle tue, forse devo mettere un pò meno di imbottitura, mi consigli di provarlo senza imbottitura?

        1. Senza assolutamente no… l’imbottitura è la “cintura di sicurezza” del fornellino! Prova con meno…e verifica anche di non aver utilizzato lattine di ferro invece che d’alluminio!
          Prima di costruirne un altro prova anche ad allargare leggermente i fori di quello lì, magari con un chiodino.

          1. Scusami per il ritardo, la causa era troppa imbottitura, ora con meno ovatta si accende come il primo fornello(al primo tentativo).
            Di nuovo complimenti.

    1. Se con la “base di accensione” il fornello si accende, prob hai nel fornello anche un solo buco che è stato fatto troppo verso l’esterno, che fa quindi drenare troppo alcool… oppure tenti di accendere il fornello appoggiandolo su una base troppo fredda (ma questo di solito d’estate non succede…). Cmq male che vada puoi utilizzare il fornello sempre con l’accensione “da sotto”, nei fornelli pressurizzati “americani” sono in molti che lo accendono sempre così

  99. ciao, volevo dirti che, anche seguendo le istruziòni quando ho incastrato le coppe tra di loro, quella più piccola ha aperto un taglio in quella più grande, come maì? inoltre non riesco proprio ad accenderlo nonostante tutto l’alcol che ho messo, dove sbaglio?

    1. Se la lattina grande ha un taglio, vi sarà una perdita di vapore da lì e quindi prob è per quello che non funziona.
      L’inserimento di una lattina nell’altra è la fase più delicata, qualche volta succede che quella esterna salti… riprova e vedrai che andrà meglio; assicurati di utilizzare il sistema del libro per infilare una lattina nell’altra, di esercitare una pressione molto uniforme e senza “spintoni”, e che la lattina interna non abbia spigoli eccessivi… se mentre lo infili ti accorgi che quella esterna sta per saltare, smetti di premere, sfila quella interna, sistema meglio le “linguette” per ridurre eventuali spigoli e riprova…

  100. ciao ho fatto diversi fornelli grazie al tuo sito.Adesso ho provato a farlo con 1 lattina da 330ml ma non riesco a fare i buchi in modo che rimanga abbastanza alcool per farlo accende potrsti darmi qualche consiglio?

    1. Se i buchi li fai come nelle foto, non dovresti avere problemi…
      Fa cmq questa prova: guarda nelle “domande frequenti” la domanda “E’ inverno ed il fornello non si avvia, cosa posso fare?”, e prova ad avviarlo con l’accensione da sotto, il fornello acceso in questa maniera funziona regolarmente?

  101. fatto il fornello al primo tentativo,prima prova 40 cc. di alcool,fiammelle dopo 1′,1 litro acqua bolle dopo 11 ‘ e va avanti per 7’ circa senza riduttore che devo ancora fare,complimenti per tutte le le idee del tuo sito,ciao Remo

  102. ah! fatto ieri sera e completato il kit con riduttore, supporto, e paravento stamattina. Tutto secondo copione, sia con 20ml di alcool e 500ml di acqua che con 50ml/1L.

    unica nota: la fiamma non esce molto “regolare” dagli ugelli…probabilmente perché i fori non sono molto precisi…non avevo puntine da disegno in casa, ne punteruoli che facessero al caso mio, e ho fatto tutto ad occhio con le forbicine…ma devo dire che come primo fornello è andata più che bene! e oggi mi ci faccio il pranzo!

      1. direi che è utilizzabilissimo…con 50ml e riduttore, la fiamma è andata avanti per 30min (ci ho fatto la prima pasta 🙂 ). stranamente oggi ho avuto qualche difficoltà nell’accensione. controllerò gli ugelli. poi cercherò di costruire il modello ottimo…ho un sacco di birra in casa 🙂

  103. è la stessa cosa ma ho usato 2 nomi diversi per evitare confusione con fornello indico quello a cui ho fatto il buco con fornelletto quello per cucinare….cmq complimenti per il blog

  104. io per l’accensione del fornelletto utilizzo un fornello al quale al centro ho fatto un buco e ho tolto il cottone,inoltre ho messo un supporto fatto da 3 viti.Quando devo accendere il fornelletto metto una piccola dose di alcool nel fornello,poggio di sopra il fornelletto e aspetto che evapori l’alcool dopo di che lo accendo e tolgo il fornelletto e lo utilizzo normalmente.Può andare?

  105. Magnifica invenzione, ho terminato il mio prodotto, non lo ho ancora usato, ma devo capire una cosa..
    come faccio a svuotare dalla lattina l’alcool “bruciato” per inserirne di nuovo, da bruciare?
    grazie

    1. Ciao Max! Nella lattina non rimane alcool “bruciato”: l’alcool evapora, brucia e si trasforma al 100% in gas combusti, senza lasciare residui… quindi a fine uso il cotone presente all’interno torna asciutto

  106. ciao, complimenti i ngegnosa, la mia domanda però è: l’ovatta all’interno del fornelletto quanto dura?? bisogna cambiarla dopo un tot di accensioni o sempre??? cosa si può usare in alternativa??

    1. Il cotone durante l’uso non entra a contatto dell’aria e quindi non brucia, al massimo si annerisce un po’, ma continua a funzionare da spugna: il mio fornello ha due anni di utilizzo sulle spalle, a guardarlo sembra che si sia fatto il Vietnam ma se lo riempi di alcool e lo giri a testa in giù non perde una goccia…
      Se cmq non ti dà sicurezza, puoi usare in alternativa lana di vetro o di roccia, usati come isolante in edilizia.

  107. questo fornellino mi ha mangiato il cervello…
    appena ho visto il sito mi sono cimentato a costruirne uno, sebbene avessi solo due misere lattine di coca a casa…
    risultato a dir poco stupefacente…
    QUESTI I DATI:
    _T° atmosferica: 20°
    _quantità di alchool: 60 ml (pieno pieno, con la depressione al centro che presenta i 4 buchini colma per metà di alchool)
    _no preriscaldamento, l’alchool presente sulla sommità ha fatto tutto
    _pentola con 1lt di acqua con coperchio (ottima per 2 porzioni di pasta)
    _distanza ugelli-pentola: 25 mm circa
    _tempo per portare all’ebollizione l’acqua: 25 minuti
    _tempo di mantenimento ebollizione acqua: 18 minuti (anche troppo!)
    _tempo totale di fiamma: 43 minuti

    sono restato basito dalla durata del dispositivo… la fiamma , togliendo la pentola, era piuttosto alta, forse a causa dei fori leggermente troppo grossi, ma con la pentola posta ad una distanza di 25 mm il fondo non si è annerito.

    conclusioni: una vera bomba!

    1. …Benissimo! 😉

      Curiosità: è il tuo primo fornello ad alcool o ne hai già fatti altri?

      Dai numeri che hai messo (complimenti per la precisione dei test!) sembra non essere velocissimo a portare l’acqua ad ebollizione… forse è la pentola (magari hai usato una pentola con fondo grosso in acciaio invece che la sottile gavetta in alluminio che uso io di solito), o forse puoi provare a distanziare leggermente la pentola dagli ugelli… (5-10mm al max) se avessi più fretta
      Per fare una pasta scoprirai che puoi usare cmq ben meno acqua: ti consiglio di dare un occhio alla sezione “Ricette” per qualche “dritta” a proposito! 😉

      Ciao e buone sperimentazioni!

      1. sì sì, è il primo, e come dici tu ho utilizzato una normalissima pentola IKEA con 10-12 mm di fondo, immaginavo che ci avrebbe messo di più, ma non volevo rischiare di annerire la gavetta, la prima prova l’ho fatta con utensili sacrificabili.. mi ha lasciato stupefatto la durata, 43 minuti sono tantissimi!
        grazie mille per il blog, era da tanto che non facevo qualcosa con le mani, e anche se non so quanto utilizzerò il fornellino, ora comunque ho una possibilità in più per il campeggio!

      2. ah, dimenticavo: per la fase topica di inserimento dei due fondi, ho trovato utile utilizzare la lama del taglierino a mò di “calzascarpe” come suggerito da un utente, ma anche di mettere la parte coi buchi in freezer e la parte senza in forno per qualche minuto, in modo da restringere/dilatare le due parti e facilitare l’accoppiamento.
        anche perchè in corrispondenza di alcune pieghe della parte coi buchi si rischia di divelgere la parte sottostante…

  108. Ottimo articolo, sono riuscito a farlo senza problemi e funziona perfettamente;
    Non ho ancora provato tempi di bollitura e spegnimento.

  109. ancora io, vorrei ringraziarti molto per queste istruzioni e per il supporto e i consigli che mi hai dato: il fornellino è perfetto, le fiamme sono più o meno regolari, si tratta di qualche millimetro di differenza, ma va più che bene… ora è acceso, sta scaldando un pentolino con acqua da 31 minuti e si sta per spegnere… l’acqua era 1/2 litro, ci ha impiegato 14 minuti , ma una parte di questi senza coperchio.. ho messo 45 cl, poi l’ho acceso e s’è subito spento, ho aggiunto altro alcool (penso tra i 10 e 15 cl a occhio) e si p spento ora al minuto 35 circa… fantastico…
    ah, non ho usato nessun risuttore di fiamma!

  110. sempre io, Simone…
    ho rifatto il fornellino da capo facendolo alto tanto quanto scritto sopra. le fiamme sono non omogenee: ci sono forellini che danno una fiamma di circa 5 cm e altri che sono spenti e la durata è minima… che fare? ho sbagliato col cotone (a proposito, quanto ne dovrei mettere?)? che faccio?
    ps. i fori mi sembra siano tutti uguali

    1. Temo che il cotone sia stato messo dentro in maniera poco omogenea e qualche “lembo” prema contro alcuni ugelli. Puoi fare un tentativo infilando qualcosa di sottile dentro i fori ostruiti per cercare di spingere un po’ via il cotone. Magari sagomi una graffetta o un ago di sicurezza ad “uncino” così entra “storta” e riesce a spingere il cotone, invece di “bucarlo”…non so se mi sono spiegato…

  111. ho cercato di incastrare la parte sopra in quella sotto, ma mi si è tagliata la sotto… che fare? ovvio domani cambio il fondo e tutto è come nuovo, ma per evitare che si ri apra? ho fatto le pieghe, ma si sono formati dei fastidiosi angoli, che ho cercato di sopprimere facendo altre pieghe e ottenendo altri angoli. ora penso di essere riuscito ad eliminare tutti gli angoli, ma la parte sopra è ormai alta 2 cm rispetto alla sotto che è 2,5 cm … è normale? che fare?

    Simone

    1. Ciao Simone! L’inserimento è la fase più delicata, ed ogni tanto qualche lattina salta, capita a tutti; non mi è chiaro come mai ti sei ritrovato con delle coppe così basse (per fare più prove hai tagliato un po’ di bordo dalle lattine incidentate?), cmq no problem: il fornello funzionerà cmq, tenderà però a bruciare più in fretta di quello qui proposto. Prima o poi recupererai qualche lattina per fare un secondo fornello con le dimensioni “giuste”…

  112. ciao a tutti. Mi chiamo Silvioe scrivo da Monza! anche io ho seguito alla lettera le istruzioni qui riportate per costruire il fornello e devo dire che è fantastico!!!! bravissimo a colui che ha scritto queste istruzioni così precise e dettagliate! Mi chiedevo….. ma al posto del batuffolo di cotone, non c’è qualche altro materiale per far bruciare più lentamente l’alcool?

    1. La velocità di combustione non dipende dall’imbottitura, ma da n. e dimensione dei fori e da altezza del fornello (meno fori o più sottili o un fornello più alto = fornello che brucia più lentamente); ovvio però che se il fornello brucia più lentamente ci metterà anche più tempo a far bollire il tuo pentolino d’acqua! 😉

    1. Complimenti! 😉
      …adesso il passo successivo è pigliare lo zaino, farti una bella passeggiata e prepararti un buon piatto caldo “into the wild”! 😉

  113. ma lo stesso principio vale per il bioetanolo? cioè i bruciatori di bioetanolo funzionano con lo stesso principio ? vorrei costruire una stufa a bioetanolo 😀

    1. Lavorano con lo stesso principio nel senso che entrambe bruciano alcool 😉
      Altre analogie non penso vi siano, dato che le stufe a bioetanolo immagino non siano pressurizzate: devono simulare la fiamma di un caminetto, non quella di un fornello a gas!

  114. un solo appunto il fornellino ha annerito il fondo del mio pentolino, secondo la tua esperienza si può evitare o no?

    1. Un leggero imbrunimento del fondo è fisiologico, e non crea problemi (nel senso che poi la pentola non sporca le cose con cui viene a contatto), e si toglie senza grossi sforzi con una paglietta da cucina; se l’annerimento invece è eccessivo può essere causato da una distanza fornello-pentola eccessiva: abbassa leggermente la pentola finchè la parte gialla della fiamma è quasi assente (fiamma gialla = fondo nero), ma non avvicinarlo troppo però perchè altrimenti le prestazioni del fornello decadono…

  115. ottimo, grazie, fatto e funziona perfettamente.
    forse nel mio ci sono i fori leggermente più grandi il risultato è stato il seguente:
    caricato con 50 ml di alcool 92,8°
    1 lt di acqua
    per bollire ci ha impiegato 10 minuti
    e la fiamma è durata circa 15 minuti (dopo aver bollito l’acqua ci ho cucinato un uovo fritto 🙂 )
    ottimo.
    devo provarlo con il paravento per vedere se i tempi cambiano.
    e il prossimo passo è il riduttore di fiamma
    grazie 1000

    1. …Prego, son contento che sia andato al primo colpo! 😉
      Il paravento di solito aumenta leggermente la fiamma (dato che tiene il fornello più al caldo), quindi tempi di cottura e durata della fiamma dovrebbero diminuire leggermente; idem se i fori sono più ampi di 1 mm

  116. Grazie per l’ottima spiegazione! Ho realizzato il fornelletto secondo le tue indicazioni e funziona molto bene. Causa strumenti approssimativi credo che i buchi mi siano riusciti un pizzico più grandi, rimedierò con il secondo esemplare (che conto di costruire “monolattina”).
    Testandolo un po’ alla carlona ho ottenuto questi risultati:
    – caricato con 30 ml circa di alcool 90°
    – 6 min e 10 sec per portare a stabile ebollizione mezzo litro d’acqua
    (senza paravento e pentolino privo di coperchio)
    – 13 min e mezzo tempo totale di combustione
    – temp. iniziale acqua 15° circa
    – temp. ambiente 2°
    – elevazione 120 s.l.m.
    – vento pressoché assente

    1. Direi ottimo! 😉
      Vanno bene anche se i fori sono leggermente più ampi, il fornellino brucerà un po’ piu’ in fretta…
      Curiosità: l’hai accesso in maniera “classica” o hai dovuto accenderlo “da sotto”?

      1. Con la carta fatto la piramide a sezioni via via maggiori, accendo da sotto…… tenendo il tutto alzato/appoggiato a un sasso……

        Con l’acciarino sarebbe più o meno uguale, ma tenendosi un pò di spazio in più sotto la legna. Accendi l’innesco lì vicino, e tieni subito qualche cosa a portata per ravvivare quel pò le prime fiammelle, poi appena prende un pò di vita, lo infili sotto il cumulo di legna (importante preparare bene la partenza….).
        Tenersi qualche foglia secca, o paglia, o fioriture secche di scotano(sembra lo stesso innesco che alcuni vendono…..) aiuta nella fase di accensione/spostamento sotto la legna. Poi un pò soffi…. e un pò preghi…..hi,hi…. ci vuole pazienza…..
        è da troppi anni che siamo abituati agli accendini…..

        Adesso comincio la caccia ai barattoli di alluminio…..
        Alla prossima

      2. Ho provato in entrambi i modi, con l’accensione da sotto è sempre partito al primo colpo ma poi, per i primi trenta secondi circa dopo la comparsa dei “getti” il fornelletto va un po’ troppo forte e quindi spreca alcool (penso sia anche questo conseguenza dei fori troppo grandi).
        Da sopra sono sempre riuscito a farlo partire lo stesso ma qualche volta è stato necessario ripetere l’accensione aggiungendo qualche goccia di combustibile nell’anello esterno.

        1. No, non è conseguenza dei fori troppo grandi… è proprio l’accensione da sotto che, se metti qualche goccia di troppo, trasforma il fornellino in un lanciafiamme! 😉
          Ma vabbè, l’importante è che quando con le buone (da sopra) non vuole partire (d’inverno succede…), con le cattive (da sotto) parte sempre!

  117. Complimenti per la guida!!!! Veramente molto chiara. Avevo visto altro in rete, ma questa è molto chiara e interessante.
    Volevo però chiedere delle cose per un progetto che avrei, e che sarebbe una sorta di variante.
    Faccio il boscaiolo, e mangio sempre in bosco. Quando si può cucino sulle braci, e in emergenza ho un fornello a gas. Quello ad alcool sarebbe certo più comodo per i trekking, vista la notevole leggerezza.
    Però mi sto progettando anche una sorta di camperizzazione per un furgone 4×4…. in germania esistono delle cucine ad alcool, e ne esistono anche per la nautica. Di solito con due fuochi (credo le produca anche la ORIGO, date un’occhiata al sito..), e usano delle “cartucce” da riempire di alcool che sono più o meno la stessa cosa di questi fornelli ad alcool, solo di dimensioni maggiori. Mi piacerebbe trovare una sorta di contenitore in alluminio per fare un fornello più grande.
    L’altra cosa sarebbe come creare un riscaldatore ad alcool (che la ORIGO produce), che funziona con la stessa cartuccia, ma con un involucro esterno che fa da “radiatore/scambiatore di calore” con l’esterno. Quello che fanno loro dovrebbe durare circa 4/5 ore con una carica…..
    Date un’occhiata, poi se qualcuno ha qualche idea…..
    Intanto complimenti di nuovo, spero di farvi sapere se riesco nell’impresa…..

    1. Se ti serve un fornellino “di scorta”, quelli ad alcool sono ideali perchè sono leggeri e compatti; inoltre una bottiglia d’alcool dietro fa sempre comodo anche per accendere un fuoco a legna… 😉

      Se vuoi qualcosa di più grande, puoi provare a fare qualche esperimento con le scatole “grandi” di pappa per gatti… sono sicuramente in alluminio; altri contenitori “di consumo” di dimensioni considerevoli, sono invece quasi semrpe in ferro, quindi poco adatte…

      1. Grazie buona idea…. ho anche due gatti da sfamare…..
        Stavo anche pensando, per restare sull’alluminio, a quei barattoli per il caffè, zucchero,sale…. hai presente???

        PS:hi,hi…. se vedessi in che condizioni abbiamo acceso il fuoco ti stupiresti…. anche dopo una notte di pioggia, con un pò di olio da cucina, e rametti secchi che restano sospesi tra le fronde….
        Per noi è sempre un pò una sfida tra colleghi; con un fazzoletto di carta, un pò di foglie, mi sto esercitando anche con l’acciarino, ma ci vuole un’innesco ideale……
        se mi presento con la bozza di alcool mi mandano via…. Non è valida ai fini della sfida!!!!!!! Ha,Ha!!!!

        vi terrò informati…..

  118. cosa poterti dire, la spiegazione è cristallina, mi hai fatto venir voglia di provare a costruirlo appena trovo un paio di lattine, sarà da fare!!!
    non pratico trekking, ma dal fornellino potrei aver voglia di farlo solo per poterlo utilizzare!!!!

    1. Se la costruzione di questo fornellino ti aiuterà a stare più tempo nella natura (a piedi, in bici o in qualunque maniera), sarà una grossissima soddisfazione per me!

      Io prima di costruirlo andavo avanti a panini al formaggio… adesso invece mi son dato al gourmet dell’escursionista: la scelta del pranzo/cena è diventata una delle parti fondamentali della pianificazione delle mie uscite, adesso abbino il pasto al tipo di uscita come un cuoco abbinerebbe un certo vino ad una certa pietanza! 😉

      1. viziarsi ogni tanto è giusto, ci aiuta a vivere meglio e ci prepara alle “bastonate” della vita.
        sta di fatto che oggi ho acquistato 4 lattine di cola e le ho svuotate apposta… 😉
        ho pensato che se esce come deve, ne faccio uno anche per un carissimo amico che è sempre a spasso!

    2. bene, ho fatto 2 fornellini, ho avuto parecchia difficoltà ad inserire le 2 sezioni una dentro l’altra ma poi mi sono aiutato con una lama da cuter (taglierino) sono entrate come se nulla fosse.
      nella prova fuoco, ho utilizzato (stupidamente) l’alcol che avevo in casa ma non ha preso fuoco.
      quindi ho controllato l’etichetta che portava scritto (appunto) 50 gradi.
      troppo pochi!
      a presto!

      1. L’inserimento è infatti la fase più delicata, anche se di solito le “linguette” all’interno aiutano molto… spieghi meglio come hai usato il cutter per aiutarti? Son curioso…

        1. vediamo se riesco a spiegarmi:
          lama di cuter o coltellino, l’ho usata come se fosse il classico calzascarpe…
          la base del fornellino è la scarpa, la lama è il calzascarpe e la parte del fornellino con i buchi è il piede

      2. horca bigiola non funzionano…
        mi fa il fuoco iniziale ma non passa al “fornello a gas” nel primo caso,
        nel secondo caso invece la fiamma è molto alta da una parte e dall’altra no!

        1. i due fornelli sono identici?
          col primo prova magari l’accensione “da sotto”, col secondo forse il cotone che è stato messo dentro è stato messo premendolo troppo o in maniera dispomogenea, facendo sì che per alcuni fori i vapori di alcool fatichino ad uscire… oppure i fori non sono tutti uguali; cmq anche se la fiamma non è perfetta, il fornello di solito fa cmq il suo “mestiere”….

          Eventualmente fa qualche foto, mettile su http://imageshack.us/ e riporta qui il link relativo, così capisco meglio…

    1. Quelle da mezzo litro sicuramente: hanno diametro identico a quelle da 0,33 l, solo più alte.

      Quelle da un litro evitale: non sono d’alluminio ma bensì di ferro, che conduce male il calore e non favorisce l’evaporazione dell’alcool: il fornellino così costruito verrebbe fiacco e difficile da avviare.

      Se il tuo obiettivo è semplicemente fare un fornellino più potente, basta che fai gli ugelli leggermente più larghi (diametro 1,5 mm invece che 1 mm), però così la fiamma durerà meno e non avrai la stessa efficienza.

  119. ciao, bellissimo il tuo fornello e bellissimo il sito davvero una bella idea. credi che funzionerebbe tutto ugualmente se cercassi di riprodurre il tuo fornello in scala leggermente più grande, circa una volta e mezzo (ammesso e non concesso di trovare lattine più grandi)? mi piacerebbe avere un po’ più di autonomia in termini di tempo senza doverlo ricaricare a metà cottura ma soprattutto poterlo usare per cucinare per 3 persone con un pentolino da 1,5 litri…
    grazie

    m.

    1. Grazie per i complimenti! 😉

      Lattine più larghe di alluminio (quelle di ferro non vanno bene) ti posso assicurare che non ne esistono; potresti aumentare l’altezza di questo fornellino ma otterresti una fiamma meno potente e difficoltà d’avvio (vedi domande frequenti).
      Col fornellino così com’e’, a pieno carico (sui 40ml), dovresti riuscire a bollire circa 1 litro d’acqua, che per quasi tutte le ricette da 3 persone è più che sufficiente (tè, brodo, ravioli/tortellini, zuppe, cous-cous, noodles, polenta, purè…per 3 persone richiedono quasi tutti attorno ai 600-750ml); solo per fare una pastasciutta prob dovresti fare una doppia carica che, cmq, non fa perdere più di un minuto.

      Se usi spesso il fornello con piu’ di 20ml, ti conviene probabilmente fare i 4 fori centrali leggermente piu’ larghi, perché altrimenti soprattutto col freddo può essere lento ad assorbire l’alcool; altre modifiche, se è il primo fornellino che costruisci, ti sconsiglierei di farne…

  120. Complimenti! Progettazione e costruzione davvero interessanti. Hai mai pensato di industrializzarlo? So che lo spirito sarebbe diverso ma la sua semplicità potrebbe interessare anche un costruttore… Se no l’hai già fatto ti potrei dare qualche consiglio da designer…

    Sergio

  121. Realizzato set completo seguendo le tue istruzioni dettagliate e precise.
    Provato ad avviare con alcool 40° ma non prendeva fuoco nemmeno con il lanciafiamme… andato a comprare e messo quello a 90° e tutto è andato benissimo, fuoco per 20 minuti con riduttore tutto su. 😀
    Grazie mille
    Angelo

  122. Ciao. Sono il Roberto del video. Rispondo alla tua richiesta di chiarimenti via email. Si, i fori li ho paticati con una normale puntina. Devo dire che non sono del tutto soddisfatto del mio lavoretto. La fiamma, in effetti, mi sembra troppo alta e “disordinata”. Devo realizzare un altro esemplare. Forse ho tagliato male il bordo? O devo usare meno alcool? Spero di non avere fatto sfigurare troppo il tuo fornelletto!

    1. Di solito una fiamma poco “definita” è causata dal fatto che la fiamma degli ugelli “sbatte” contro il bordo esterno, e può essere causata dai seguenti motivi:
      – utilizzo col riduttore di fiamma leggermente sollevato: prova ad utilizzarlo senza riduttore e vedi se cambia qlc
      – ugelli troppo vicini al bordo esterno, oppure direzionato verso il bordo esterno: si può provare a risolvere inserendo un chiodo sottile nei fori, e “inclinando” i fori verso l’alto invece che verso l’esterno
      – bordo esterno troppo alto: si può tagliare 1-2 mm più basso e il problema dovrebbe sparire

      NON dovrebbe essere causato dall’utilizzo con troppo alcool…

      Fammi sapere se riesci a risolvere il problema e quale era la causa!

  123. Sei stato veramente gentile con il tuo commento al video “Fornello ad alcool. Il più sicuro e il più facile”, che ho pubblicato di recente su Youtube. Sono contentissimo che tu abbia visionato e gradito questo mio omaggio al tuo piccolo grande fornello e accessori. Cogliendo il tuo invito, approfitto di questo spazio per segnalare il link al mio video :

    Chi vorrà dargli un’ occhiata, potrà vedere il caro fornelletto all’ opera e valutare tutta la bontà del progetto.
    Complimenti per la guida, sei davvero ingegnoso. Se riesco a realizzare un piccolo video che mostra il set, completo anche di paravento, in funzione all’ aperto, lascerò un commento con il link. Ciao, grazie per l’ attenzione.

  124. Ciao, bellissima guida! Sono riuscito a crearlo, e va, solo che oltre alle fiammelle ai bordi va anche quella al centro (il fuoco esce anche dai 4 buchi centrali). E’ normale? In realtà avevo aggiunto un po’ di alcol in più perché non vedevo riscontri, invece avrei dovuto aspettare un pochino.
    2a domanda: ho notato che l’alcool non sgorgava anche ai lati, così ho mosso un po’ il fornello (come avevi detto di fare), ed ho effettivamente notato dell’alcool che sgorgava, ma che poi scompariva al centro. Allora mi chiedo: l’alcool deve stazionare ai bordi? Grazie mille e ancora complimenti.

    1. E’ normalissimo che la fiamma vada anche al centro, non è un problema anzi, quella fiammella favorisce l’evaporazione dell’alcool e senza di essa la fiamma ai lati sarebbe ben meno potente.
      Quando si riempie il fornellino, bisogna che si fermi un pò di alcool anche ai bordi, altrimenti poi non lo si riesce ad “avviare”.

  125. è veramente ingegnoso e… elegante nella sua semplicità!
    ovviamente l’ho costruito appena letto, non mi mancano mai le lattine.
    solo che mi viene un fiammone alto e giallo, non tipo fornello del gas. la ragione può essere nel diametro dei fori? (non avevo puntine e li ho fatti con un grosso ago. saranno un mm di diametro) funzionare funziona, ho fatto il tè, ma così perde in efficienza e durata? grazie 🙂

    1. E’ normale che la punta delle fiammelle sia gialla (circa un terzo della fiamma complessiva); se invece la fiamma è quasi tutta gialla, prob c’e’ qualcosa che non va… verifica bene che tipo di alcool stai utilizzando (e’ proprio alcool etilico a 90 gradi? Verifica bene i gradi…alcuni ne hanno solo 70)
      Per il diametro dei fori, fori più larghi danno fiamme maggiori, comunque una puntina da disegno ha un diametro attorno al millimetro, quindi non sembra che il tuo ago sia molto differente…
      Puoi mettere una foto del fornello in funzione? (ad esempio metti la foto su http://imageshack.us/ e riporta il link relativo)

      1. sì l’alcol è a 90°, la base della fiamma è azzurra… solo che ho sbagliato a dare la misura dei fori a occhio! scusa! è quasi 2mm di diametro (stavolta ho preso il calibro) e penso sia proprio la somma delle fiamme a dare il fiammone unico. infatti la prima fase che descrivi di fiamma informe che dura un minuto non c’è. ovvero fa una fiamma alta per tutto il tempo (20/25 min) e solo verso la fine viene l’ “effetto fornello”. per la foto mi serve un po’ di tempo, appena posso la carico!

        1. 2 mm è decisamente molto… temo che con fori così larghi pressurizzi poco, e la fiamma non sia al meglio dell’efficienza; verifica cmq che la fessura tra le due coppe non abbia perdite, anche quella può essere la causa di un fiammone informe continuo… aspetto cmq le foto del fornello in funzione, bye!

          1. Una foto valle più di mille parole: si, l’unico problema sono i fori troppo larghi… 😉
            Per costruirne un altro, ricorda che puoi farlo anche con una sola lattina (vedi “domande frequenti”), in bocca al lupo!

  126. Ciao… Volevo intanto farti i complimenti per il sito perchè trovare dei siti, sopratutto in italiano, cosi completi e fatti bene e veramente difficile 😉
    Cmq volevo farti una domanda, e possibile farlo anche con una sola lattina, cioe solo utilizando la parte superiore e inferiore della lattina?
    grazie mille e ancora comlimenti per il sito. 🙂

    1. Grazie per i complimenti, son contento che il mio sforzo sia apprezzato!
      Sì, si può farlo anche con una sola lattina basta che quest’ultima… non sia ancora stata aperta!
      Il “Come” lo spiego nel dettaglio nella relativa domanda delle “Domande frequenti” di questa pagina (cerca “Posso costruire il fornello con una sola lattina?”)
      Se hai comprato le lattine apposta per costruire il fornello, è infatti la soluzione più conveniente!

      1. Ciao… volevo farti un altra domanda sul tipo di imbottitura sopra c’e scritto che si puo usare la lana di roccia etc. come alternativa ma in caso io volessi usare lo stesso il cotone va bene qualsiasi tipo ho ne serve una tipologia bene definita? grz mille per la risposta.

        1. Va bene qualsiasi tipo di cotone idrofilo… il classico cotone che si usa per disinfettare le ferite; in linea di principio andrebbe bene qualunque cosa che assorba bene l’alcool (forse anche banale carta igienica “appallottolata”, ma non ho mai fatto prove…)

  127. Ciao.
    Ho “costruito” il fornello e ora aspetto mio marito per la prima accensione :0)))))))) Speriamo che non esplodi ;0)))))) !!!!!!!!!! Domande:
    – ma con 20cc riesco a fare cuocere anche la pasta o, lui si spegne e io devo aspettare che si raffreddi per poi rimboccarlo di altro alcool per finire la cottura? Scusa ma sono un po’ ignorante in materia. Abbiamo sempre usato i fornelli tradizionali ;0)))))
    – In quanto alla durata stessa del fornello, se faccio un trekking di più mesi, lo dovrò ricostruire a un certo momento? Tieni presente che lo utilizziamo minimo due volte al dì.
    – Per il fazzolettino imbevuto, lo accendo per esempio sul suolo e sopra metto la carta stagnola e il fornello spento?
    Grazie per le tue risposte e il volere condividere con gli altri le tue scoperte.
    Monique.

    1. – con 20ml fai bollire mezzo litro di acqua; per fare due porzioni di pasta, devi far bollire almeno 700ml di acqua e farla bollire per 10 minuti… devi quindi riempire il fornello al max (penso ci stiano sui 40 ml…) e una volta che l’acqua inizia a bollire servirebbe il riduttore di fiamma per far durare a lungo l’alcool residuo (altrimenti quando il fornello muore lo togli e piazzi al suo posto sotto la pentola una candelina accesa “da the’ ” giusto per tenere l’acqua calda…)
      – il fornello non ha un numero di usi limitato… magari ogni tanto serve dare una pulitina agli ugelli se qlc si intasa… e attenta a non pestarlo
      – per il fazzolettino imbevuto, metti prima la carta stagnola (se sei su qlc di infiammabile, altrim non serve…), poi il fazzoletto, poi il fornello; metti l’alcool nel fornello piu’ un cucchiaino di alcool sul fazzolettino, e accendi il fazzoletto, che cosi’ accendera’ anche il fornello
      Se qlc non è chiaro, chiedi pure!

  128. wow l’ho appena finito e testato, perfetto! nel weekend provo a cucinare nei boschi… la guida e’ veramente semplice e chiara, grazie 😉

    1. Bene, poi facci sapere come e’ andata! 😉

      Ricorda che se lo usi in inverno, col freddo può essere necessario l’accensione “da sotto” (leggi le domande frequenti…) e non dimenticare di dare un occhio alla sezione “Ricette” se vuoi qualche spunto per farci qualcosa di piu’ di un semplice the’ caldo!

  129. Finalmente ho potuto fare il primo vero test “invernale” che si rispetti: il primo dell’anno ho utilizzato il fornelletto ad alcool nel ricovero invernale del Rifugio Auronzo, Tre Cime di Lavaredo (Dolomiti venete) a -10 sotto zero e confermo che…funziona benissimo! Utilizzando ovviamente la tecnica del fazzolettino di carta imbevuto di alcool (vedi “Domande frequenti”), che altrimenti a quelle temperature far prendere fuoco l’alcool è facile come far prendere fuoco l’acqua… 😉
    E non vi dico la gioia di mangiarsi una polentina calda a quelle temperature! 😉

  130. Ingegnoso! Spiegato benissimo e, credo, alla portata di chiunque. Dico “credo” perchè io non l’ho costruito (per ora) ma leggere la procedura di costruzione mi ha riportato alla mia ormai lontana giovinezza in cui mi piaceva un mondo trafficare con questi tipi di fai-da-te stile Giovani Marmotte.

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